CONTE SE VUOI FARE CHURCHILL, USA IL LINGUAGGIO DELLA VERITÀ

CONTE SE VUOI FARE CHURCHILL, USA IL LINGUAGGIO DELLA VERITÀ

L’intervista del premier Conte al Giornale si segnala praticamente solo per l’apertura a Forza Italia con elogi anche al direttore del Giornale. Per il resto intenzioni e “chiacchiere e tabacchiere di legno”. C’è poi un errore gigantesco: solo nelle dittature si può dare una rappresentazione della società e del governo edulcorata o magnificente, in democrazia si dice la verità che è quella che appare sotto gli occhi di tutti. L’Italia cova ormai una voglia di secessione da tutti i pori, lo Stato si sta liquefacendo, le persone sono insofferenti alla quarantena, spesso le Forze del’ordine esagerano, in milioni di famiglie c’è il terrore della fame. Nulla induce all’ottimismo, anzi tutto spinge per una severa autocritica e per un linguaggio di verità. Se c’è chi vuol fare Churchill ricordi che il medesimo parlava al suo popolo con un linguggio di verità.