PROCLAMARE IL LOCKDOWN

Vi prego di seguirmi in questo ragionamento che potrà sembrarvi assurdo e paradossale, ma, in ogni caso non può essere più assurdo e paradossale delle “zone arancioni”, dell’operato di Attilio Fontana o dell’applicazione Immuni. Ieri è successo un fatto molto particolare. Una bottiglia di un litro di petrolio costa meno di un chinotto. Anzi. Se comprate una bottiglia di petrolio il chinotto ve lo regalano.Sì, quel petrolio per il quale ci sono stati più morti che se moltiplicassimo gli effetti di questa pandemia per mille. Quattro miliardi di persone ferme in casa sull’intero pianeta. Fine del valore del PETROLIO. E a questo punto un mio amico si è chiesto (e lo chiedo per lui): e se usassimo il lockdown – lo stare chiusi in casa – come metodo di protesta sociale? Che ci possono fare i poliziotti? Il mio amico sarà pure esaurito perchè sta chiuso in casa da 55 giorni, ma non mi sembra che abbia detto una cazzata peggiore di quella del ministro Boccia quando ha chiesto verità assolute e inconfutabili alla scienza. Chiaramente le motivazioni dello “sciopero-chiusi in casa” dovranno essere molto importanti. Di portata nazionale, o continentale. 50 milioni di italiani chiusi in casa per una settimana per opporsi alla guerra, ai poteri assoluti di qualsiasi pirla li chieda. Scatenate la fantasia.Ormai ci siamo allenati, no? Se i poliziotti arrivano a casa per farvi uscire, voi con un sorriso gli offrite una fetta di torta. “Questa l’ho preparata per voi”. Seriamente. Niente più manganellate in piazza. Lo sciopero dei consumi, se fatto da 20 milioni di persone, crea scenari da film di fantascienza.Ora lo sappiamo.E quindi possiamo armarci di boomerang. Perchè la vita è un boomerang.A saperla usare.