METTERE ALLA BERLINA GLI EVASORI, I LADRI DEL BENE COMUNE? SUVVIA, NON SONO MICA ROM
C’è chi vuole confondere le idee al Paese facendo credere che i grandi problemi causati da migranti, ROM sono poca cosa rispetto ai dati snocciolati in queste ore che denunciano la nostra comunità come pervasa da un gran numero di evasori grandi e piccoli.Dispiace vedere chi si affanna a farci capire dei danni all’economia causati delle spese dedicate al popolo dei migranti, dei ROM, dei senzacasa, dei vagabondi, degli ultimi, piuttosto a quegli spiccioli rubati, pardon sottratti, da signori ben vestiti che con un click segnano i destini di un Paese. Come non considerare, esempio, quei 1000 evasori che hanno dimenticato di versare quei 2,3 miliardi di euro di tasse.Si dobbiamo ammetterlo che non riusciamo ad adeguarci al sentire comune, non riusciamo a trovare in simpatia per quegli avidi che ci hanno fregato beni e servizi.Si per quei veri signori che hanno “distratto” due miliardi e 300 milioni di euro, più di due milioni a testa.Lo diciamo sommessamente, con un poco di pudore, temendo di non esser graditi a SALVINI, che a ben guardare non sembrava soddisfatto di non esser al centro dell’attenzione per i suoi attacchi ai migranti.Questi ladri di bene comune sono scoperti dalla Guardia di Finanza dal 1 gennaio del 2017 al 31 maggio di quest’anno. I Finanzieri hanno anche individuato quasi 13mila evasori totali e contestato 23mila reati fiscali. Dei 2,3 miliardi evasi dai grandi evasori, che non sono piccoli artigiani, commercianti o imprenditori ma soggetti che si avvalgono di una rete di connivenze e spesso anche della consulenza di studi tributari, più della metà – 1,3 miliardi – sono però già stati confiscati acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato. I dati di quasi un anno e mezzo di attività sono stati resi noti in occasione della festa del Corpo: da gennaio 2017 sono stati scoperti anche 12.824 evasori totali, soggetti del tutto sconosciuti al fisco, che hanno evaso 5,8 miliardi di Iva. I finanzieri hanno inoltre portato alla luce quasi 23mila reati fiscali – il 67% dei quali riguardano emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di documenti contabile – e denunciato 17mila persone, di cui 378 arrestate. Infine, sono 30.818 i lavoratori in nero impiegati da 6.361 datori di lavoro.Quisquilie di fronte alle spese per il welfare avrà pensato il ministro Salvini, che tanto per gradire, tanto per ricordarci chi comanda, ha proposto di chiudere cartelle aperte in Equitalia sotto 100mila euro Sotto 100mila euro 94% cartelle e 86% liti – La possibilità di ‘chiudere da subito’, come ha puntualizzato, non Conte, non Tria ma bensì il ministro degli Interni, Matteo Salvini.Infatti le cartelle sotto i 100.000 euro interessa il 94% dei crediti fiscali, in pratica delle iscrizioni a ruolo delle cartelle esattoriali in lavorazione alla fine del 2016, e l’86,4% dei ricorsi incardinati nei vari gradi della giustizia tributaria alla fine del 2017. Coraggiosamente il progetto citato dal ministro è definito ‘pace fiscale’ dal Contratto di governo che punta al ‘preventivo e definitivo smaltimento della mole di debiti iscritti a ruolo, datati e difficilmente riscuotibili per insolvenza dei contribuenti’. Il governo, alla ricerca di risorse per finanziare le misure del proprio programma, starebbe accelerando su questo capitolo che era previsto nei progetti della campagna elettorale dalla Lega che l’aveva indicato come il primo provvedimento da varare. In realtà possiamo definirlo un gigantesco condono fiscale.L’operazione, che punta a liberare di molte pratiche la giustizia tributaria, rischia anche di sovrapporsi con la ‘rottamazione delle cartelle’ che si è appena conclusa ma per la quale non è ancora stata versata al prima rata di luglio. Va ricordato che la misura – com’è scritto espressamente nel Contratto di governo – non avrebbe una ‘finalità condonistica’, ma dovrebbe diventare ‘un efficace aiuto ai cittadini in difficoltà’.Ma cosa avranno da pensare quei cittadini che le tasse le hanno sempre pagate, se non ad un condono mascherato?
