COLF E BADANTI, SCATTA BONUS DA 200 A 400 EURO
DI CLAUDIA SABAStefania ha 53 anni, vive a Latina e lavora come assistente domiciliare.Fa questo lavoro da quasi 16 anni, naturalmente a nero, come tanti altri.Ecco, a lei e tutti i lavoratori che un lavoro in regola non lo hanno mai avuto, l’emergenza da Covid19 ha creato una situazione di forte disagio.Con il terrore del virus e la quarantena imposta dal governo, migliaia di colf e badanti sono state licenziate.Secondo Assindatcolf, i licenziamenti sono cresciuti del 30% nei soli primi 15 giorni di aprile, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.“Senza un contratto, lavorare è impossibile, perché se mi fermano non posso giustificare la mia uscita e tra poco non sarò più in grado di mantenere la mia famiglia” dice Stefania, ormai a casa da quattro settimane.Una situazione, quella di chi lavora in nero e di chi è irregolare, che l’esecutivo cercherà di risolvere con il nuovo decreto.“Chi non ha il permesso di soggiorno non ha diritto neanche ai bonus per fare la spesa. Queste persone sono letteralmente invisibili”, spiega Sara Gomez, della Filcams Cgil del Lazio.Nel merito, anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha proposto la regolarizzazione dei lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno.Gli effetti dell’epidemia non risparmiano neanche gli 865mila lavoratori domestici regolari.“In marzo ho dovuto chiedere un anticipo di retribuzione delle ferie perché l’emergenza mi impediva di svolgere il mio lavoro”, racconta Salvatorina, che a Torino si occupa da anni di un’anziana rimasta vedova.Per chi si prende cura degli anziani, diventa difficile anche mettere in atto il distanziamentosociale.I dispositivi minimi di sicurezza non sempre vengono forniti dalle famiglie e molti lavoratori sono costretti a procurarseli da soli.Nel “Cura Italia” il governo aveva lasciato fuori diverse categorie di lavoro tra cui i lavoratori domestici e i “non regolari”.Nel nuovo decreto di aprile 2020, invece, ci saranno nuove tutele a sostegno del reddito anche per loro.Un bonus da 200 a 400 euro per chi sia stato sospeso dal servizio, licenziato, in malattia o quarantena.
