LO STRANO CONCETTO DI«BRAVI E MODERATI»CHE NON ALLONTANA I VIOLENTI MA LI PREMIA
La persona che vedete a destra si chiama Emilio Iacopi. Consigliere leghista di Sarzana, duro e puro anche lui. Anzi, purissimo. Salviniano di quelli incalliti, come si evince dalle numerose foto con Salvini. Ma Iacopi è anche qualcosa di più: è uno di quei leghisti che reitera, negli anni, una violenza verbale ed un odio fuori dal normale. E che viene per questo non punito dal suo partito, ma anzi spalleggiato. Diede infatti del traditore della patria a Mattarella (e qui ci fu levata di scudi della Lega, che lo difese a spada tratta), pubblicò e diffuse la notizia secondo la quale Pertini avrebbe fatto fucilare una donna incinta. E ieri il “capolavoro”: sparare a chi canta Bella Ciao. Esterna questo simpatico pensiero su Facebook con una foto esemplificativa riportante un cecchino (poi eliminato, perché loro son coraggiosi). Il tutto aggravato anche da un altro fatto: Iacopi è per giunta carabiniere. Un servitore dello Stato. Che chiama traditore Mattarella e fa incitazioni violente. E indovinate un po’? Nonostante l’enormità di polemiche, dalla Lega tutto tace oggi. Tutto. Non una nota, non un prendere le distanze. Zero. Perché giustamente gente così mica la allontanano. Ecco. Quando allora Salvini e la Lega si presentano a parole come quelli bravi, moderati, costruttivi, che pensano al bene del Paese, non pensate alle parole. Pensate ai fatti. Ai fatti di un partito che gente così non la allontana. Ma anzi, quando può la premia anche.
