SI GOVERNA CON QUESTO PIGLIO UN PAESE: ASSUMENDOSENE LA RESPONSABILITÀ. INTANTO, CHI ATTACCA, SCAPPA

SI GOVERNA CON QUESTO PIGLIO UN PAESE: ASSUMENDOSENE LA RESPONSABILITÀ. INTANTO, CHI ATTACCA, SCAPPA

Da settimane, lo sappiamo, è sotto attacco. Qualunque cosa faccia, viene aggredito con una ferocia incredibile da parte della politica e della stampa sovranista. Lo attaccano sull’Eurogruppo. Lo attaccano sulle misure prese. Sulla task force, i decreti, le scelte. Sugli aspetti del suo carattere. Stanno persino provando a “fargli fuori” un ministro. È un fuoco continuo, costante, martellante. Allora oggi Giuseppe Conte fa qualcosa: risponde a tutti loro. In poche righe, mette un punto a settimane di attacchi e insulti. E lo fa dando una piccola lezione. “Le accuse che mi arrivano dipendono dai giorni. A volte vengo descritto come troppo decisionista, altre volte come colui che ascolta troppo le opinioni altrui. Se non ti avvali del consiglio di esperti sei arrogante, se te ne avvali diventi pavido e indeciso. Ma la linea del governo è sempre stata chiara e univoca: gli scienziati e gli esperti hanno il compito di elaborare dati e informazioni e formulare suggerimenti. Le decisioni spettano al governo. E io per primo mi sono sempre assunto e sempre mi assumerò la responsabilità politica delle scelte adottate”. Non c’è un insulto, un nome, una frecciatina: zero. Zero assoluto. C’è però una cosa: dimostrarsi uomini, dimostrarsi leader. Che sta in particolare in una frase: “io mi assumo la responsabilità”. Di tutto. Voi mi attaccate sulle scelte? Voi che non state facendo niente se non aggredire? Bene, sappiate che qualunque cosa accada, la responsabilità è mia e solo mia. Ve lo dico io a petto in fuori: non si svicola, non si gioca a fare lo scarica barile come fate voi, pronti a fare sciacallaggio ma a fare un passo indietro non appena beccati. Tutto questo significa allora essere un uomo, significa essere un Presidente del Consiglio. Perché si risponde così alle accuse. Si risponde così alla ferocia quotidiana di chi rema contro. Perché si governa con questo piglio un Paese.