RIAPRIRE TUTTO, SUBITO E FINIRE NEL BARATRO

RIAPRIRE TUTTO, SUBITO E FINIRE NEL BARATRO

C’è uno scenario, drammaticamente realistico, fatto da uno studio ormai pubblico che non è una fake che arriva dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile che illustra bene cosa accadrebbe al nostro Paese nel caso di una apertura totale ed indiscriminata.Di fronte alle ragioni di quanti sono fermi e lo resteranno ancora, di fronte alle devastazioni economiche già presenti e future i numeri che vengono snocciolati sono ancora da scenario di guerra.Il rapporto prospetta, nell’ipotesi del “Bomba liberi tutti”, da qui e fine anno un numero di 430.000, ( quatrrocentotrentamila, è bene scrivere per esteso nel caso ci sia chi pensa ad errori nell’aver messo uno zero di troppo)Solo dalla riapertura del mondo della scuola si potrebbero avere 48000 persone a finire nelle terapie intensive.Le morti, i decessi avverrebbero nelle percentuali che ben conosciamo.Numeri duri che contrastano numeri altrettanto duri della crisi causata dalla chiusura già fatta e da quella che si prospetta ma che ben spiegano la scelta, di una ripartenza graduale, a tappe. Che evidenziano come certe ordinanze regionali o certe spinte lobbistiche necessariamente porterebbero a nuove vittime, a nuove drammatiche e davvero definitive chiusure. Numeri che non servono da alibi, che non  vengono, come qualcuno ha tenuto ha sottolineare anche davanti al premier Conte, da un report segreto, ma bensì da stilistiche rese pubbliche e quindi patrimonio di consapevolezza per tutta la comunità. Numeri che evidenziano che a tanti, a troppi dei nostri politici, poco interessano gli effetti collaterali ma solo il consenso immediato. Di quanto la cultura dell’inutilità per certe fasce sociali voglia predominare sul valore di esser comunità.