RUTTE:«CON L’ITALIA C’È UN BUON RAPPORTO».PECCATO PER QUELLE RISATE PROVENIENTI DAI LUCROSI PARADISI FISCALI

RUTTE:«CON L’ITALIA C’È UN BUON RAPPORTO».PECCATO PER QUELLE RISATE PROVENIENTI DAI LUCROSI PARADISI FISCALI

Questo simpatico figuro che vedete qui si chiama Mark Rutte, primo ministro dei Paesi Bassi. Da settimane, il buon Rutte, assieme ai sovranisti olandesi (per cui i nostri si sono spellati le mani, occorre ricordare), lavora con grande impegno per affossare le nostre proposte in Europa. Ma poi davanti alle telecamere va dicendo che “con l’Italia non c’è nessuna tensione, anzi un buon rapporto!”. Peccato però che ieri si sia lasciato scappare una piccola, innocua affermazione. Mentre girovagava per il suo paese, si è rivolto ad un suo concittadino e si è messo a ridere di gusto con lui all’idea di dare soldi agli italiani. E mentre rideva gli faceva anche il gesto dell’ok e gli gridava “No no!”. Sapete allora cosa c’è? Che quella proposta che Pisapia ha fatto qualche giorno fa, vale sempre di più: è tempo che anche l’Italia inizi a togliere aiuti di stati alle aziende che hanno la sede in paradisi fiscali. Ma anche in Europa, quindi in Olanda. È tempo che l’Italia, attraverso i suoi canali, metta sul tavolo europeo la questione stessa dei paradisi fiscali in Europa, e inizi a sbattere i pugni sul tavolo per farli sparire. Perché l’Olanda oggi guadagna miliardi ogni anno sottraendo risorse ad altri paesi, tra cui il nostro. E che questi soggetti ci vengano allora anche a prendere per il naso, che se la ridano all’idea di “darci soldi”, non è tollerabile. Non è tollerabile perché non è vero. Non è tollerabile perché siamo membri fondatori dell’Europa. Non è tollerabile perché l’Olanda, paese che lucra immoralmente, è l’ultimo a poter dare lezioni di moralità agli altri. E dato che non è tollerabile, sarebbe anche l’ora di agire. E al tavolo europeo quella risata fargliela mangiare.