IL GOVERNO DEL CALABRONE

Non vanno risparmiate critiche oneste al Presidente del Consiglio nè alla sua maggioranza composta da un PD timido e ondivago nei contenuti e nelle forme, da un M5S ben oltre la propria capacità di comprendonio e da una piccola sinistra tanto autentica quanto anestetizzata. All’appello dei partiti di governo risulta assente Italia Viva che pur tenendo il sedere ben piantato nelle poltrone conquistate con l’inganno non riesce più a camuffare le proprieaffinità elettive con il centrodestra. L’armata anti-Conte vista sulla carta fa impressione. A parte l’infiltrato Renzi, sulla scena politica campeggiano il bonzo in fiamme del sovranismo Salvini, la “sora Giorgia” reginetta di borgata del populismo più fasullo e maleodorante che il neofascismo abbia mai conosciuto e quel Berlusconi morto ma mai davvero trapassato che affida il proprio pensiero alle medium Gelmini e Bernini. Sul fronte mediatico la potenza di fuoco è impressionante.Non c’è canale televisivo o testata giornalistica che non annoveri qualche “grande firma” armata di mitragliatrice e pronta a fare fuoco contro qualsiasi cosa abbia la più pallida sembianza governativa. A completare l’armata abbiamo i banchieri e gli industriali degnamente rappresentati dal nuovo capo di Confindustria Bonomi che sembra estratto a forza dall’Italia postbellica dove ogni obiezione ai “padroni dalle belle braghe bianche” veniva immediatamente bollata come comunista e anti industriale. Fanalino di coda la Conferenza Episcopale impegnata ad asfissiare a colpi di turiboli incandescenti sia Conte che Bergoglio. Roba da impressionare e ridurre a miti consigli chiunque e invece il presidente Conte, come il famoso calabrone che secondo le leggi della fisica dovrebbe rimanere inchiodato sul pavimento, vola alto nel gradimento degli Italiani e prosegue senza scomporsi nel terribile compito che si è prefissato.Uno sforzo immane che potrebbe vederlo schiantarsi improvvisamente al suolo come i calabroni veri, ma intanto è là, con tutti i suoi errori tentennamenti e confusioni, è là più in alto dei tacchini dei galletti delle galline e delle oche, e fosse anche solo per questo dovremmo ringraziarlo tutti.