SIAMO SU UNA POLVERIERA. E LA POLITICA NON LO CAPISCE
Mi colpiscono le parole disperate dei commercianti e quelle di operai senza fabbrica e dei giovani che vedono rinviata ogni occasione di lavoro. Il confornto fra queste parole e la guerra politica ad alta intensità che si sta consumando fra i due schieramenti, e anche negli schieramenti, fa pensare che gli unici a non aver capito che stiamo su una polveriera, dico una espressione qualunquista, sono i politici. Non credo sia possibile nè giusto eliminare nè contenere il conflitto politico. Renderlo decente e veritiero, si. Si leggono dichiarazioni significativamente false. I giornali di destra fomentano non la legittima battaglia della destra ma le falsificazioni. Feltri, Giordano, Borgonovo e purtroppo ormai anche Nicola Porro e l’intera Rete 4 sono gli incendiari di una guerra civile che solo loro vogliono. Il loro leader non assomiglia ad alcun leader di opposizione al mondo. E’ un privilegio italiano avere un simile cialtrone poltico alla guida di un grande e impirtante schieramento come è la destra. A Draghi chiedo di non prestarsi a manovre. A Mattarella di non lasciare spazio per esse. A Conte di rinunciare al protagonismo. Ha ragione bersani: a furia di picchiare sul cane, la gente tifa per il cane. ma vuole operosità , cose concrete, date e, per cortesia, anche un grande progetto di futuro. Smontate le task force: Chiamatevi Roberto Cingolani, Ilaria Capua e Fabiola Gianotti, fategli scrivere tre cartelle e fatene la vostra bandiera.
