PERCHÉ CONTE NON CADRÀ (ALMENO PER ORA)

PERCHÉ CONTE NON CADRÀ (ALMENO PER ORA)

Il tema dei giornali didestrae di molti ambienti della stessamaggioranzaè come far cadereGiuseppe Conte(c’è ancheil tema dei capelli diGiovanna Botteri, povera stella, bravissima collega). La prospettiva ha addirittura tirato fuori dai cassetti conservati in soffitta gliappellipro e contro. Tutti ben firmati, tutti ridondanti, tutti inutili malgrado molte persone che hanno apposto la firma all’uno o all’altro siano degnissime. La verità è che Conte, a meno di errori clamorosi che rendano inevitabile la sua caduta da cavallo immediata e visibile, è per ora in sella e ci resterà a lungo. a firma all’uno o all’altro siano degnissime. La verità è che Conte, a meno di errori clamorosi che rendano inevitabile la sua caduta da cavallo immediata e visibile, è per ora in sella e ci resterà a lungo. Le ragioni per defenestrarlo sono molteplici e non tutte fanno riferimento a critiche sul suo operato. Ilgovernoha fatto molti errori, ma ha affrontato un evento inedito e spaventoso come ilcoronavirus, e lentamente e con momenti di confusione ci sta tirando fuori dal momento più brutto. Conte deve essere fatto fuori per altre ragioni. Perché il suo successo darebbe vita a una nuovaformazione politicae forse a una nuova maggioranza stabile con ilPartito democratico. Conte deve essere fatto fuori perchéMatteo RenzieMatteo Salvini, gli sfigati di questa fase politica, non reggono che stia lui là dove sono stati o erano sul punto di andare loro. Conte deve essere fatto fuori perché il suoministro degli Esteriammicca troppo aCinaeRussiae ciò irrita gliUsa(e anche me, nel mio piccolo). Conte deve essere fatto fuori, secondo la destra, perché hatradito. Qui siamo di fronte al capolavoro delle falsificazioni. Si lamenta il tradimento di Conte e si ignorano le coglionate di Salvini di cui una destra seria si sarebbe liberata da tempo. Poi c’è il dubbio, che è anche il mio, se Conte sarà in grado di reggere la cosiddettafase 3, cioè quella in cui laquestione socialesi presenterà con caratteri mai visti prima. Nessuno sa se Conte avrà la forza per affrontare quei marosi. Soprattutto il dubbio non riguarda lui, bensì se lui è in grado, senza unpartitosolido alle spalle, di tenere unito lo Stato di fronte a un passaggio che sarà terribile. Da qui la suggestione di un cambio importante con una personalità del livello diMario Draghi. Nessuno dice che questo cambio verrebbe favorito se una parte dei protagonisti di oggi si levassero dalle palle. Non si può fare Draghi premier, provare l’unità nazionalee avere alle spalle di simile operazione un uomo non presente a se stesso come Salvini che dopo un bicchiere di birra potrebbe far saltare una grande operazione. ConLuca Zaiasi può Anche questa ultima suggestione cozza però con un dato di fatto. Quando si dovrebbe fare questa operazione? Si dicedopo l’estate, finita la Fase 2. Ma quando finiscono le fasi nessuno lo sa e forse l’unico termine di riferimento potrebbe essere il momento in cui milioni di italiani sarannovaccinatie quindi il Paese potrebbe iniziare la sua bellaguerra civilea bassa intensità. Prima di allora cambiare il governo è impresa difficile, rischiosa, anche avventuristica. A meno che non sia Conte, come settimane fa gli suggerii, a dichiarare chiusa la propria esperienza mettendosi in riserva della Repubblica.