LUNEDÌ LE RIAPERTURE MA I DATI DELLA LOMBARDIA FANNO PAURA

Lunedì ci saranno riaperture. Conte lo ha confermato stasera in questa conferenza stampa. E a due giorni da quella data, arriva però una notizia sinceramente abominevole: la Lombardia ha appena superato il numero di contagiati della Cina, del paese natale dello stesso virus. Un dato mostruoso che fa paura. Perché fa capire che la bomba c’è, continua ad esserci. Allora, davvero senza retorica, stasera che c’è stata questa conferma, un appello: intervenite nella Regione prima che sia troppo tardi. Perché lunedì la Lombardia riparte, come gran parte dell’Italia. Ma se riparte così, rischia un’esplosione. Ma seria. Perché un’amministrazione che solo questa settimana è arrivata a fare un fischio ai cittadini dicendogli “ragazzi, test e tamponi ve li pagate voi”, non è evidentemente in grado di gestire fase due, tre o centoquaranta. Ed è davvero un appello senza colore politico.Perché ci sono regioni guidate dal centro-destra che hanno dimostrato di saper lavorare bene (Veneto, ad esempio). Sarebbe stupido e fazioso non riconoscerlo. Ma non la Lombardia. Dove salta fuori qualcosa di diverso ogni giorno. Ogni singolo, benedetto, santissimo giorno esce qualcosa su casi di inadeguatezza, casi grotteschi. Di vecchi e nuovi problemi causati da una certa politica. Che, associati a questo nuovo osceno dato, rischiano davvero di portare la situazione ad un livello ulteriore. Una cosa che né la Lombardia né l’Italia possono ora permettersi. Per questo rilanciamo ancora una volta: metteteci un punto.