CAPORALATO. ARRESTATE CINQUANTADUE PERSONE

CAPORALATO. ARRESTATE CINQUANTADUE PERSONE

Siamo il Paese, il Pianeta delle scimmie, e non passa giorno, non passa ora che emergano vergognosi risvolti di indagini e denunce di fenomeni di caporalato dove lo lo sfruttamento umano è cosa naturale.Niente riesce ad emergere, le condizioni di sfruttamento sono endemiche.Dal nord al centro fino al sud interi comparti economici si rivolgono a questi nostri fratelli, a questi figli con “la corda al collo”, per lavorare nell’edilizia, nel pronto moda e naturalmente nei campi.Un sistema ben oliato organizza, indirizza lavoratori e lavoratrici che vengono perfino privati del diritto ad essere considerati essere umani.Li definiscono scimmie come è stato scoperto, proprio in queste ore, in una nuova operazione della Guardia di Finanza.Questa volta l’intervento contro il caporalato è avvenuto tra Cosenza e Matera, in questa larga fetta di territorio sono ben 14 le aziende agricole sequestrate, 12 di queste si trovano in Basilicata. Qui, in una imponente operazione la GdF di Cosenza, con trecento uomini e la partecipazione di reparti da Crotone e Catanzaro, ha arrestato 52 persone. Quattordici di loro sono state portate in carcere ed altre 38 sono finite ai domiciliari. Ci sono poi, altre 8 persone verso le quali è stato disposto l’obbligo di presentazione di firma alla polizia giudiziaria.Ad applicare l’ordinanza di misura cautelare il Gip di Castrovillari, Luca Colitta, su richiesta del pm Flavio Serracchiani.A carico delle 60 persone, colpite dal provvedimento ed indagate, l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro aggravata dal favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Nel corso delle indagini, delle registrazioni sarebbe emerso il sistema di collusioni e complicità fra caporali ed imprenditori, un vergognoso mercato di schiavi dove si stabiliscono orari e compensi, dove ogni sentimento umano degrada nella bestialità, dove le persone appunto vengono chiamate scimmie.