LUFTHANSA POTREBBE TAGLIARE FINO A VENTISEI MILA POSTI

LUFTHANSA POTREBBE TAGLIARE FINO A VENTISEI MILA POSTI

Non è solo il Covid 19 a ridurre drammaticamente i dati di passeggeri e  voli. Le avvisaglie  c’ erano da tempo un po’ in tutto il mondo. L’eccesso di offerta, in un mercato in declino, era sotto gli occhi di tutti.La pandemia ha dato un colpo di spalla fragoroso.La gravità oggi viene evidenziata dalle notizie che arrivano dalla Germania, notiziesecondo le quali una delle maggiori compagnie aeree del mondo, Lufthansa, potrebbe tagliare fino a 26 mila posti su scala mondiale, per far fronte alla crisi provocata dal Coronavirus.La compagnia aerea tedesca, primo vettore europeo, penserebbe di tagliare il 16% dei suoi occupati effettivi ed avrebbe fatto al governo tedesco una richiesta di aiuti di ben 9 miliardi di euro. È quello che emerge da un vertice per le tariffe salariali di ieri, secondo quanto scrivono i media tedeschi. A rischio ci sono 26.000 posti lavoratori, stando al sindacato Ufo, quello degli assistenti di volo, cifra che corrisponderebbe a 22 mila posti full time.Il sindacato avrebbe chiesto che Lufthansa si impegni ad evitare licenziamenti forzati, ma ha comunque detto che sta lavorando duramente per raggiungere un accordo prima della riunione del Consiglio di Amministrazione che si svolgerebbe il prossimo 25 giugno. Allo stesso tempo un altro sindacato, quello che rappresenta i piloti, avrebbe comunicato che i suoi membri accetteranno tagli allo stipendio fino al 45%, per un totale di circa 350 milioni di euro. In cambio verrebbe chiesto che la compagnia si impegni concretamente per salvare il maggior numero possibile di posti di lavoro. Quella della Lufthansa è l’evidenza di cosa accade in un settore dove, senza pensare alla nostra Alitalia, molte compagnie aeree si trovano sull’orlo del precipizio. È stata diffusa di recente una stima allarmante dellaIATA, l’associazione mondiale delle compagnie aeree, che prevede un calo anche per l’anno prossimo, stimato di perdite per 15,8 miliardi per il 2021. Perdite ben peggiori per questo2020 con 84,3 miliardidi dollari, per quello che è il crollo peggiore di tutti i tempi. La questione pone domande infinite su quanto avviene in Italia, dove si chiede di puntare molte delle risorse su infrastrutture che a maggior ragione rischiano di essere ancora più inutili e dannose del previsto.Lo vediamo in Toscana, dove larga parte della politica  sta puntando ancora tutto sulla costruzione del nuovo costosissimo aeroporto di Firenze, che danneggerebbe quello internazionale di Pisa e quello altrettanto vicino di Bologna. Una infrastruttura che aumenterebbe in modo esponenziale le già critiche condizioni dell’intera Piana che va da Firenze fino a Prato e Pistoia, come hanno evidenziato i pesanti rilievi espressi dal Consiglio di Stato, che aveva respinto il ricorso della società che detiene il controllo della pista attuale, alle sentenze espresse in precedenza.