VERITA’ E MILIARDI

Sto per scrivere qualcosa di molto sgradevole, per cui è d’obbligo una premessa: Sono orripilato dall’omicidio di Giulio Regeni, provo rabbia per la colpevole trasandatezza che accomuna un governo moderno e democratico come il nostro e quello dittatoriale e falsamente confessionale di Al Sisi, mi sento vicino alla famiglia di Giulio e vorrei vedere i colpevoli di questo disumano e inutile scempio puniti duramente, tutti dal primo all’ultimo. Oltre a questo ho in odio l’industria delle armi in generale e quella bellica in particolare, ma il mondo è quello che è e non quello che io vorrei che fosse.La storia conta migliaia di cittadini stranieri massacrati da governi riconosciuti di qualsiasi latitudine, a partire dall’esecuzione di Sacco e Vanzetti negli USA fino a padre Dall’Oglio scomparso in Siria dal 2013 e, ovviamente, al vile omicidio di Giulio Regeni. Quando è evidente la responsabilità del governo ospite in una morte o in una sparizione si muove la diplomazia, fa pressioni e nei casi di maggior risonanza ritira temporaneamente l’ambasciatore, ma mentre ciò accade tutto il resto prosegue indisturbato più o meno sottotraccia ed è illusorio pensare che possa non essere così. Credere che per una vita umana si possano buttare all’aria equilibri politici e affari miliardari è frutto di grande ingenuità, il dolore dei familiari e l’indignazione dei connazionali sono solo occasioni per ridondanti dichiarazioni governative e roboanti accuse dell’opposizione, robaccia che con la giustizia non ha nulla a che fare, buona solo a prolungare il dolore di quei pochi che lo provano veramente.