IL PRIMO BUS PSICHEDELICO: KEN KESEY E I SUOI ALLEGRI BURLONI

Il 14 giugno 1964 parte da La Honda, vicino a San Francisco, uno scuolabus dipinto in modo incredibile: arancione, verde, magenta, lavanda, blu, cloro, e poi, spruzzate in quell’arcobaleno iridescente, immagini di tigri, l’Adamo di Michelangelo, fuori, simboli, uccelli, pesci, scritte e molto altro. Dentro, tutto quello che serve ad artisti psichedelici. Strumenti musicali, microfoni, casse acustiche, cineprese, pennelli, cibo, birre. Ma anche, nel frigo strapieno, un’aranciata tagliata con l’LSD, l’allucinogeno che all’epoca non era proibito. Il bus si chiama Further, che vuol dire oltre, più lontano. L’idea è di viaggiare dalla California alle coste dell’Atlantico, ma il viaggio dovrà essere anche interiore, attivare le zone del cervello dormienti, portare la mente “Where Angels Fear to Tread”, dove gli angeli hanno paura di avventurarsi, il titolo che E. M. Forster ha dato a un suo libro senza sospettare che sarebbe diventato uno slogan per descrivere stati di coscienza alterati di quella generazione che prese il nome di hippy. A capitanare la banda èKen Kesey, che all’epoca ha quasi trent’anni ed è diventato famoso per aver scrittoQualcuno volò sul nido del cuculo, nato dopo aver fatto da cavia volontaria a uno studio sulle sostanze psicoattive e aver lavorato in un ospedale di veterani da cui aveva tratto l’idea che quelli ritenuti pazzi fossero solo persone non omologate, non funzionali alla società. Ken è un affamato di vita e di esperienze. Campione di lotta libera al college, appassionato di esoterismo e di ipnosi, laureato in giornalismo, quando parte col Further Bus ha già tre figli nati da un matrimonio, contratto in modo assolutamente regolare, con una compagna di liceo. Il matrimonio durerà fino alla morte di Kesey, anche se a un certo punto – ma il libero amore non era solo un modo di dire provocatorio, per gli hippy – lui avrà una figlia da Carolyne Adams, del gruppo del Further Bus. I viaggiatori hanno un nome. Un nome che naturalmente ha scelto per loro Kesey: Merry Pranksters, gli allegri burloni. C’è Neal Cassady, nel ruolo di autista – sì, quel Neal che col nome di Neal Moriarty è il coprotagonista diOn the Road, descritto dall’amico Kerouac come una specie di eroe –, Cathy Casamo detta “bella strega”, Foster genio dei computer, Babbs comandante di elicotteri in Vietnam, Bevirt fotografo e, tra i quindici, anche Tom Wolfe. Già allora dandy nell’abbigliamento, nei modi e nell’anima, snob e ironico, dissacrante e acutissimo. Qualche anno più tardi scriverà romanzi che venderanno in tutto il mondo e conierà l’espressione “radical chic”, per ora è un bravo giornalista, e il libro che scriverà su questo viaggio (raccontando dall’esterno solo il trip con LSD, che lui non prenderà) darà origine al fenomeno detto New Journalism, coinvolgente mix di realtà e fantasia, e gli regalerà un grande successo.Il titolo del libro èElectric Kool-Acid Test, una scorribanda pazza e indimenticabile attraverso l’America, con incontri di personaggi del beat come Ginsberg, o diventati cult della psichedelia come i Grateful Dead. Paradosso dei paradossi: dato che l’LSD è consentito ma hashish e marijuana no, la polizia più di una volta arresta Kesey per possesso di erba. Nel 1966 riesce a evadere, arriva in Messico nascosto nel portabagagli dell’auto di un amico e, per confondere gli inseguitori, lascia il Further Bus in cima a uno scogliera (in California) con un ultimo messaggio in bella vista: “Ocean Ocean I’ll beat you in the end”, Oceano Oceano, alla fine mi scontrerò con te. Gli tocca tornare in patria, e allora lo fa su un cavallo, vestito da cowboy, con la faccia dello sconfitto. Dirà che è evaso obbedendo a quello che gli ha consigliato uno spirito dall’aldilà durante una seduta, e che in Messico gliene hanno fatte di tutti i colori. Insomma: imbrogliato dagli spiriti e dai Messicani. Ahimè. Scontati cinque mesi di prigione, Kesey decide che è tempo di ritirarsi a vita tranquilla. Va ad abitare nell’Oregon, nella fattoria dei genitori, e qui un po’ scrive e un po’ prova a fare l’agricoltore. Riappare a sorpresa a un concerto dei Phish, a Darien, New York, il 14 agosto 1997. Verso la fine del concerto racconta una storia mentre la band l’accompagna con un sottofondo, quindi ricorda Jerry Garcia scomparso due anni prima, e infine chiama i tre Merry Pranksters presenti, che lo raggiungono sul palco, irriconoscibili. Uno è travestito da Uomo di Latta, uno da Spaventapasseri e uno da Frankenstein. Il pubblico applaude impazzito.