ELEZIONI SERBIA 2020: SOLO AI COMUNISTI E’ IMPEDITO PARTECIPARE

Come in numerosi altri Paesi dell’Est, dopo l’ingresso nell’Unione Europea ed il passaggio a una economia mercato, anche in Serbia al Partito Comunista è impedito di presentarsi alle elezioni, che si terranno domenica 21 giugno. Il Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NKPJ) e la Lega della Gioventù Comunista di Jugoslavia (SKOJ), denunciano in un comunicato“la commissione elettorale repubblicana serba (RIK) di discriminare la loro lista “Il socialismo è l’unica via d’uscita NKPJ-SKOJ”, in quanto ha respinto la candidatura della lista al fine di concorrere alle elezioni“. Il divieto è giunto solamente una settimana prima delle elezioni e ciò – affermano sempre i comunisti nel comunicato – non ha permesso alla lista comunista, guidata daAleksandar Banjanac e Aleksandar Denic, di fare ricorso. Mentre ai comunisti serbi è impedito di partecipare, diversamente, è stato ammesso il partito neofascista Levijatan, che in un primo tempo non era stato ammesso, in quanto le firme raccolte per la sua presentazione erano risultate insufficienti. Nel comunicato si legge altresì che“NKPJ e SKOJ notano che è chiaro che la RIK ha discriminato i comunisti durante queste elezioni, il che dimostra che tutti potevano partecipare a queste elezioni tranne la nostra lista. I rappresentanti di NKPJ e SKOJ hanno consegnato le firme raccolte per la lista “Il socialismo è l’unica via d’uscita” alla RIK il 5 giugno”. Il divieto sembra avere un evidente carattere anticomunista, in linea con la visione sempre più anticomunista e antisocialista dell’Unione Europea.