IL PREFETTO PANSA NUOVO CAPO DELLA POLIZIA. DOPO DUE MESI

IL PREFETTO PANSA NUOVO CAPO DELLA POLIZIA. DOPO DUE MESI

Dopo due mesi di vuoto il Governo è riuscito, finalmente, a nominare il nuovo capo della Polizia di Stato. A superare i veti incrociati di PD e PDL è stato il prefetto Vincenzo Pansa, che succede ad Antonio Manganelli, deceduto due mesi or sono, e con cui aveva precedentemente lavorato. Pansa, nato in provincia di Salerno, laureato in giurisprudenza, è un poliziotto di lunghissimo corso, ed ampia esperienza, sia in ambito nazionale che internazionale. Inizia la sua carriera nel lontano ‘75 in Calabria, dove si occupa sia di criminalità organizzata sia nel contrasto al terrorismo; e iniziare la carriera in Polizia in quell’ambito dà il segno dell’abnegazione dell’uomo e del suo attaccamento allo Stato. All’inizio degli anni ’80 viene trasferito a Roma, dove indaga ancora sulla criminalità organizzata, nonché nell’ambito della lotta agli stupefacenti, con indagini sia a livello nazionale che internazionale. Ha anche affiancato Falcone, occupandosi soprattutto della gestione dei pentiti, e mettendo a segno la cattura di vari latitanti. Specializzato anche nelle indagini sui reati finanziari, alla fine degli anni ’80 collaborò alla creazione dello SCO, il servizio centrale operativo della Polizia di Stato, di cui è stato prima vice direttore, assieme a Manganelli, e poi dal ’96 direttore. Nel 2000 la nomina a Prefetto, e la direzione del settore della polizia stradale, ferroviaria, postale, di frontiera e dell’immigrazione. Nel 2005 la nomina a vice direttore generale della pubblica sicurezza, e direttore centrale della polizia criminale. Nel 2007 diventa prefetto di Napoli, ed in questa veste riceverà il non facile compito di Commissario del Governo per fronteggiare l’emergenza rifiuti nella città partenopea. Dal 2010 era capo del dipartimento per gli affari interni e territoriali, grazie anche alla sua esperienza nel campo dell’immigrazione e dei problemi frontalieri, di cui è uno dei massimi esperti europei, avendo presieduto anche commissioni a livello UE sul tema, nonché avendo ricoperto il ruolo di consulente della Commissione parlamentare sull’applicazione dell’accordo di Schengen. Dunque un uomo di ampia esperienza investigativa e dirigenziale, a cui spetterà il compito di continuare l’opera di Manganelli.