RIPRENDE LA SCUOLA. TRA NOVITÀ E RITARDI

RIPRENDE LA SCUOLA. TRA NOVITÀ E RITARDI

Riprendono le lezioni, tra lunedì e giovedì di questa settimana, secondo i vari calendari scolastici regionali pronti già da tempo, anche se, viste le novità emerse nelle ultime settimane, c’è da chiedersi se pronti, davvero, lo siano proprio i genitori e gli stessi alunni che siederanno sui banchi delle diverse scuole.Ma procediamo con ordine.La principale novità riguarda senza dubbio la documentazione, indicata nella circolare del 1° Settembre, per l’attuazione della legge in materia di prevenzione vaccinale richiesta per poter frequentare le lezioni stesse.Tale documentazione costituisce requisito di accesso soltanto per la scuola d’infanzia e primaria, mentre per la secondaria valgono i termini del 31 Ottobre 2017 e del 10 Marzo per i maggiori di 16 anni, per i quali è sufficiente un’autocertificazione.La circolare ha risolto appena in tempo una situazione che andava a diventare esplosiva per via della protesta delle tante famiglie appartenenti al cosiddetto movimento antivax, che già avvertivano la legge come vessatoria e addirittura liberticida.In materia più propriamente didattica le famiglie e soprattutto i ragazzi si troveranno di fronte ad alcune novità che trasformeranno e non in termini blandi la fisionomia stessa della Scuola italiana per come essa è ancora avvertita dalla maggioranza dell’opinione pubblica.Innanzitutto, la comparsa nella scuola Primaria della prova Invalsi d’Inglese, la riduzione a tre delle prove scritte dell’esame di terza media e l’introduzione entro aprile della prova Invalsi valida come prova di ammissione sperimentale agli esami di entrambi i gradi della scuola media. Val la pena ricordare che il sistema di valutazione Invalsi è stato spesso contestato dai docenti per il suo carattere di estrema oggettività.La seconda grande novità è l’andata a regime dell’alternanza scuola-lavoro, che pure varie polemiche ha registrato dalla sua nascita per la discutibile validità di molte delle esperienze proposte agli studenti.Sul fronte dei ritardi, è lunga la lista degli adempimenti da portare a termine prima dell’inizio definitivo delle lezioni. A cominciare dal censimento di tutti gli edifici scolastici, iniziato nel 1996 e ancora non terminato, per finire alla cronica mancanza di tutti i professori titolari a inizio lezioni.Se sul sostegno, infatti, ci sono i posti a disposizione ma mancano i pretendenti al ruolo, nelle altre materie d’insegnamento si verifica il contrario: mancano i posti. E tanti. Soltanto in Lombardia sono più di mille le cattedre di matematica scoperte, in particolare per la lentezza propria del meccanismo di immissione in ruolo dei cosiddetti vincitori di concorso.E così tornano i supplenti, nonostante la convinta asserzione di Renzi di aver eliminato questa vera e propria piaga sociale.Ad allietare il clima, come sempre incerto, dell’inizio d’anno scolastico, sono arrivate stavolta le brillanti dichiarazioni della Ministra dell’Istruzione Fedeli, che si è dichiarata favorevole all’uso degli iphone in classe, promuovendone un uso consapevole e in linea con le esigenze didattiche… in un momento in cui si cerca di spingere gli studenti a uno studio serio e costante, una dichiarazione, la sua, sicuramente intempestiva.