SERIE A :MANCA ICARDI, SI SBLOCCA L’INTER, 3-0 AL BOLOGNA

Dopo un primo tempo opaco e di grande difficoltà, la squadra di Spalletti, orfana di Icardi per un risentimento muscolare, sblocca il risultato nella ripresa con Nainggolan, e poi Candreva e Peresic chiudono i conti. Spalletti può tirare un sospiro di sollievo e andare alla sosta con più tranquillità, l’Inter fatica, ma vince, anzi alla fine stravince, ma il risultato finale di 3-0 non la dice tutta sulle difficoltà che hanno incontrato i neroazzurri e sulla fiera opposizione che ha anteposto la squadra di Inzaghi. Finalmente l’Inter può schierare il gioiello della sua campagna acquisti: Nainggolan e, forse non è un caso se sia proprio lui che sblocca il risultato ( 67’) con un gran gol di destro su passaggio filtrante di Politano togliendo le castagne dal fuoco ai suoi compagni che sentivano il peso di una vittoria che tardava ad arrivare. Dal gol dell’indonesiano in poi, a parte una girata di testa del centravanti paraguaiano Santander che sfiora il pareggio, l’Inter si tranquillizza, controlla la partita, Spalletti fa i cambi di qualità, perché quest’anno li ha, e Candreva al 84’ e poi Peresic due minuti dopo possono chiudere i conti e far diventare trionfale una serata che era apparsa cupa. Certo quando manca Icardi, non va niente, perché l’Inter un sostituto vero non c’è l’ha e il “Toro” Martinez che potrebbe sostituirlo, oggi non stava bene. Come atteggiamento e come impatto alla gara, nulla da dire, la squadra è partita forte, pressing alto e la rabbia giusta per cercare da subito la vittoria, purtroppo Keita’ e Gagliardini falliscono bene presto le due palle-gol che avrebbero potuto mettere in discesa la gara, l’Inter si innervosisce, e da lì il Bologna prende coraggio, si chiude bene e per i neroazzurri si capisce che sarà dura trovare il pertugio giusto. Il fraseggio dell’Inter è troppo lento e prevedibile, servono troppi passaggi ( inutili)per spostare il pallone in avanti, le squadre avversarie si chiudono bene, e il gioco sulle fasce non decolla se Peresic non cambia marcia, cosa avvenuta però nel secondo tempo.Brozovic “ studia” ancora da play ma le sue giocate sono lente, e oggi si mette anche Asamoah che, sembrava intento a vincere il campionato del mondo del passaggio indietro, senza mai spingere con veemenza, arrivare sul fondo e da lì creare pericolosità. Il rientro determinante di Nainggolan doveva produrre, e ha in effetti prodotto, i cosiddetti strappi che vuole Spalletti, e le incursioni che solo lui sa fare, arrivando da dietro con la velocità e il piede caldo che di solito ha. La vittoria, come dicevamo darà serenità ad un ambiente che forse è stato caricato troppo nell’indicare l’Inter come vice Juve, quando appare evidente che così non può essere, e Spalletti può andare alla sosta recuperando oltre che a Icardi, solo prudenziale il suo stop, anche la migliore condizione di Vrsaliko, e quella degli altri due croati, reduci dalla finale mondiale. Il merito dell’Inter è quello di aver avuto pazienza, mentre per il Bologna, mai in serie A aveva fatto zero gol nelle prime tre gare e due sconfitte consecutive casalinghe la sensazione che l’obiettivo minimo della salvezza, non sarà proprio una passeggiata, e questo stop, deve essere un sufficiente campanello di allarme.