CASO ETRURIA, CARI “COMPAGNI”, NON VI VERGOGNATE DA SOLI?
Quel che sta succedendo intorno al caso banca Etruria, alla Boschi e al PD, è dolorosamente significativo.Dopo le parole di Ghizzoni, chi ha gestito la comunicazione della Boschi e del PD, e tutti i giornali e giornaletti e giornalisti amici, ed i commentatori che stanno spingendo i confini del sofisma e dell’intepretabilità dei fatti verso nuove zone inesplorate dello spaziotempo e dell’imbarazzo -zone finora sconosciute persino agli studiosi più navigati- dovrebbero chiedere scusa al galantuomo Ferruccio De Bortoli.Chiedere scusa, punto.Scusi, dovrebbero dirgli. Scusi direttore. Scusi, abbiamo sbagliato. Scusi, le fakenews a questo giro sono tutte nostre. Scusi, aveva ragione Lei. Scusi.Poi dovrebbero chiedere scusa ai sinceri militanti del partito, quelli per bene, quelli che ci avevano creduto finora nonostante le delusioni. Scusate, dovrebbero dir loro, abbiamo sbagliato e ce ne assumiamo le responsabilità.Poi dovrebbero chieder scusa a tutti gli italiani. Perché un ministro in carica, il cui padre ha un importante ruolo in una banca, deve pensare al bene degli italiani, e per correttezza deve totalmente disinteressarsi di quella banca. E invece la Boschi si informa, chiede, fa qualcosa che non è deputato a fare, che non le compete, e che AVEVA NEGATO di aver fatto. Proprio questo aveva scritto De Bortoli, e per aver scritto la verità era stato minacciato di querele.Oggi sappiamo che De Bortoli aveva scritto il vero. E NONOSTANTE ciò sia evidente, lampante, cristallino, assistiamo al penoso spettacolo di un gruppo di servitori che cercano di negare questa verità palese, incontrovertibile.Ma c’è di più: De Bortoli non sapeva ciò che oggi sappiamo grazie all’audizione di Ghizzoni. Sappiamo che un altro importante esponente della cerchia di Renzi, l’imprenditore Carrai, aveva scritto a Ghizzoni “Mi è stato chiesto di sollecitarti su Etruria”. E anche su questo ulteriore imbarazzante tassello, hanno il coraggio di difendersi, e di difendersi male, dicendo cioè che Carrai non c’entra nulla con Renzi e col PD. Carrai, già capo segreteria di Renzi e di fatto oggi braccio destro di quel gruppetto di potere toscano che ha cercato di impadronirsi di tutto. Carrai, che Renzi voleva a capo di un’agenzia per la cyber security. Carrai, dicono oggi con facce impassibili che nemmeno il bronzo saprebbe rendere, “non c’entra nulla con Renzi”. Io mi chiedo come sia possibile per una persona per bene stare ancora con questi personaggi piccoli e impacciati, che non hanno NULLA da invidiare al peggior Emilio Fede, quello dei tempi andati, che anziché un TG faceva mezz’ora di propaganda. Quello che da sinistra era giustamente criticato, attaccato. Miei cari compagni (ahahahah!!) vi siete accorti di esser diventati molto peggio di quell’Emilio Fede lì? Vi siete accorti di essere molto più parziali di lui? Vi siete accorti che Fede, almeno, non nascondeva la sua smaccata parzialità, e voi invece fate finta di essere obiettivi?Ma non vi vergognate da soli? Non vi vien da pensare a quanto siete ridicoli e bugiardi, prima di dormire? Non avete capito il male che state facendo all’Italia alzando ogni santo giorno un po’ più in alto l’asticella dell’imbarazzante negazione della realtà, con una malafede di cui nemmeno Ferrara sarebbe capace, e che voi cavalcate senza averne peraltro l’abilità di Ferrara?Ma non vi fate un po’ schifo, a vivere così?
