LA RETE EDUCA ANCHE GLI IDIOTI
“Era meglio vivere nell’epoca dei quotidiani e della televisione?Un esperto un po’ snob e narcisista a domanda risponde: “Adesso sicuramente è peggio perché in questo momento grandi flussi di opinione possono essere guidati e influenzati da pochi e con poco costo”.Credo che il passato fosse molto peggio e la gente infinitamente più ignorante e manipolabile, pensiamo alle osservazioni di PPP sulla tv, ma anche di Marcuse e altri sull’uomo-massa, sul perfetto consumatore, di Reich sull’alienazione dei ruoli sessuali. L’era di internet consente un rapporto ATTIVO con i media, cosa che prima non esisteva, era solo passivo e annichilente.Internet ha raccolto quello che secoli di rapporto passivo con la cultura hanno seminato. Ne è nata una marea di cretini ereditari ma anche no, giacché il gioco dell’intelligenza non ha mai potuto essere annullato. Essi sono quello che la sovrastruttura, come diceva Marx, ci ha lasciato in eredità: una massa di idioti o di finti intelligenti, magari diplomati e laureati presuntuosi.Sì la rete EDUCA.I social sono assolutamente pieni di imbecilli, come diceva Eco ma io umilmente non mi ritengo geniale, a dire il vero, ho imparato parecchie cose grazie alla rete. E ne ho ricavato delle nuove amicizie. Mi ha consentito di riprendere contatti con persone moto valide disperse nel tempo. Il mondo è da sempre ovunque pieno di imbecilli, tanto vale che si mostrino, chissà che una lunga stagione di confronti serrati grazie ai social non migliorino a poco a poco la situazione. Certo, potrebbe anche peggiorare, ma c’è sempre la possibilità di un riscatto e di un salto di qualità.Sui sociale c’è anche tanta gente parecchio intelligente e spesso questo è davvero l’unico modo di comunicare proprio per loro, scavalcando i media e i padroni del vapore. Con dei limiti, certo, ma il tempo migliorerà le cose, ne sono certo, anche se in questa prima fase storica sembra impossibile.
