VORREI SENTIRE LE SCUSE DAGLI ANTIRENZIANI DELL’ULTIMA ORA, QUELLI CHE “CON LUI SI VINCE”
Me li ricordo questi ex compagni del PD antirenziani dell’ultima ora: erano quelli che ti spiegavano che “con lui si vince” alle assemblee provinciali, regionali e nazionali, quelli che si sono imbarcati nell’assurda avventura di un cambiamento autoritario dell’assetto costituzionale per ossequiare l’avventurismo di un capo che voleva piazzarsi al centro della vita politica con una nuova balena bianca (il “partito della nazione”) per diventarne il reuccio incontrastato.Mi ricordo questi ex compagni quando schernivano le minoranze, dicendoci di stare zitti perché eravamo “Calimeri piccoli e neri”, nonostante arrivassero da una minoranza e quindi sarebbe meglio stare attenti a non esagerare col sarcasmo, visto che puoi sempre tornare ad essere minoranza. Già perché impostare una qualsiasi relazione sui rapporti di forza va bene quando sei forte ma nella vita capita anche di essere deboli.Soprattutto mi ricordo gli ex compagni che sul piano locale e in consiglio comunale hanno sempre votato e supportato tutto quello che arrivava dalla giunta senza un minimo di critica, senza fiatare, nella piena osservanza delle regole non scritte del renzianesimo militante. Non hanno mai aiutato la “minoranza della maggioranza” nelle battaglie contro la vendita delle azioni ACSM, contro la demolizione dell’ex FISAC, contro il parcheggio interrato lungo viale Varese, per citare alcuni esempi, perché si obbedisce al sindaco: non sta bene impostare un rapporto dialettico tra esecutivo e partito, casomai ci sia il rischio di far crescere entrambi.
