FUTURO DONADONI: SI DECIDE LA PROSSIMA SETTIMANA

FUTURO DONADONI: SI DECIDE LA PROSSIMA SETTIMANA

Dopo l’ultimo atto del campionato, domenica a Udine, il Bologna dirà l’ultima parola sulla conferma dell’allenatore Roberto Donadoni (il cui contratto scade nel 2019). Non che sia decisiva quell’ultima inutile partita (gli elementi di valutazione sono tutti già sul tavolo), ma servono le famose bocce ferme e l’arrivo di Saputo per chiudere la faccenda in un senso o nell’altro. La cosa più probabile è che si scelga di proseguire, ma dubbi in società ce ne sono. E non pochi. Il principale è questo: un anno fa si sostenne – ufficiosamente – che il prolungamento dell’accordo con l’allenatore fosse necessario per rinforzarne la posizione davanti alla squadra, che già mugugnava, prima ancora che alla piazza.  “Non l’avessimo fatto, quest’anno sarebbe saltato tutto per aria”, confessa qualcuno a Casteldebole. Secondo questo criterio, dunque, oggi il contratto di Donadoni andrebbe ulteriormente prolungato e blindato a maggior ragione, visto che la sua posizione si è ancor più indebolita.  L’ipotesi è ovviamente improponibile. Di sicuro, come minimo, è venuta assai meno la certezza di farne il centro del cosiddetto progetto (o progettino) tecnico da qui all’eternità. I dirigenti del Bologna non possono certo imputare a Donadoni di non aver centrato l’obiettivo di minima fissato (la salvezza tranquilla) mentre sulla gestione del patrimonio (parolona) tecnico qualche perplessità in più ce l’hanno. Potrebbero pure continuare con un altro anno transitorio, ma sanno perfettamente che oggettivamente la situazione potrebbe esplodere nel prossimo campionato, visto che buona parte dell’ambiente ha già nel mirino l’allenatore (e mica solo lui). Così come sanno che – aldilà delle dichiarazioni ufficiali sulla difensiva fino all’irritante  – devono per primi lavorare molto meglio sul mercato, per dare a chiunque la alleni una squadra meno modesta di questa. Ma altrettanto sanno che i mezzi per farlo – specie se si decidesse di tenere Simone Verdi rinunciando a una notevole plusvalenza – non saranno molto diversi da quelli degli ultimi mercati. Joey Saputo – in arrivo la prossima settimana – non è entusiasta della stagione, ma per lui si può anche andare avanti così: lascerà che siano i suoi uomini a convincerlo, eventualmente, che è necessario un cambio di guida tecnica. E all’interno del club su questo argomento non c’è identità totale di vedute. Così come forse non c’è nessuno che intenda assumersi la piena responsabilità di imporre una scelta forte, che oltretutto costerebbe al club 5 milioni (il costo, più o meno, dell’intero staff tecnico per la prossima stagione). Donadoni, infatti, non sembra affatto intenzionato – e dal suo punto di vista è più che legittimo – a togliere tutti dall’imbarazzo interrompendo il rapporto per accettare altre proposte (se ce ne sono davvero: da tempo si vocifera del Cagliari, ammesso sia una proposta convinta e ammesso che i sardi rimangano in A).