PER QUEST’ANNO NE’ FLAT TAX NE’ REDDITO DI CITTADINANZA: PAROLA DI TRIA

PER QUEST’ANNO NE’ FLAT TAX NE’ REDDITO DI CITTADINANZA: PAROLA DI TRIA

“Hai perso il lavoro, il tuo settore è finito o si è trasformato e devi riqualificarti? Reddito di cittadinanza quanto prima. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità”.E’ questa l’ultima ricetta del vicepremier Di Maio, scodellata oggi davanti alla platea della Uil. Unobiettivo che il leader del M5S vorrebbe portare a casa entro il 2018,confidando nei fondi europei come copertura per poter varare la riforma. Vorrebbe, appunto. Come il suo alter ego vicepremier leghista che conta di poter applicarela flat taxaddirittura entro agosto.Due provvedimenti costosi.Troppo costosi,non s’hanno da fare, taglia corto il ministro Tria, intervenendo alla Camera sul Def: “l’economia italiana va peggio del previsto”. E, dulcis in fundo,resta pure la tanto odiata legge Fornero.Le priorità sono dunque altre,disinnescare l’aumento dell’Iva e le accise,il resto può attendere. Parole chiare, inequivocabili e soprattutto definitive, quelle del ministro dell’economia. Rilanciate oggi da Lussemburgo durante la riunione dell’Ecofin: “Per il 2018 i giochi son fatti, solo interventi strutturali, ma senza costi, atti a far decollare gli investimenti pubblici”.Una doccia fredda, anzi ghiacciata per i due leader gialloverdiancora in campagna elettorale in vista dei ballottaggi di domenica prossima. Le promesse sono una cosa, i conti altro. E questi ultimi non possono essere sforati, parola di Tria. Dura da mandar giù per i due viceministri, gradevole invece per imercati che da tale prudenza si sentono rassicurati