CONTINUA LO SCONTRO TRA LA CASA DELLE DONNE E IL COMUNE

Un’ulteriore sconfitta quella di ieri da parte della Casa Internazionale delle Donne e il Comune di Roma. In una battaglia che ormai dura mesi su questioni economiche. Il Comune vuole il rimborso di più di 800 mila euro mentre il direttivo sostiene di averli spesi per il restauro del bellissimo edificio, il Buon Pastore, ex carcere femminile e diventato la Casa nel 1987 quando le femministe che avevano occupato la sede di via della Lungara, sede della Casa delle Donne, furono sfrattate. Dopo una manifestazione sotto il Campidoglio e una raccolta di firme sotto l’hashtag#lacasasiamotuttela situazione con il Comune non si sblocca. Le organizzatrici sul loro sito scrivono oggi: “L’Assessora Rosalba Castiglione ci ha annunciato che la memoria da noi consegnata a fine gennaio 2018 è stata respinta in toto, comprese le proposte di riduzione del debito da noi formulate. Nel corso dell’incontro tra il direttivo della Casa e le assessore Castiglione, Baldassarre e Marzano, con la consigliera Guerrini, l’assessora Castiglione ha annunciato la revoca immediata della Convenzione che regola il rapporto fra la Casa internazionale delle donne e Roma Capitale. Noi presenti alla riunione, la presidente Francesca Koch, Lia Migale, Giulia Rodano, Maria Brighi, Loretta Bondì – faremo opposizione a tutto campo. Non possiamo non rilevare che l’annuncio della revoca della Convenzione avviene alla vigilia di agosto, nella peggiore tradizione di ogni vertenza pubblica e privata nel nostro paese”. Il Comune non vuole trattare e le donne non vogliono cedere. Si annuncia una lunga battaglia. La cosa più strana è che questa che si può definire un’istituzione sia stata messa in discussione proprio dal sindaco della capitale che è il primo sindaco donna di Roma.