BASTA STARE ZITTI: DIFFONDIAMO PIU’ CHE POSSIAMO

In provincia di Verona, a Stallavena, una coppia di coniugi viene aggredita nella notte.Sui muri della loro casa vengono dipinte delle abominevoli scritte accompagnate da una grande svastica, il testo recita “VI METTEREMO TUTTI NELLE CAMERE A GAS” e “********* BRUCIATE”. A uno dei due, svegliatosi per il trambusto, viene rovesciata addosso, sul viso e sul corpo, una tanica di benzina. Quando l’ altro coniuge giunge a soccorrerlo, i vigliacchi si danno alla fuga, poi i due trovano in cortile altre taniche di liquido infiammabile. L’intenzione diviene evidente, non si tratta solo di un atto intimidatorio: se la coppia non si fosse svegliata, la loro casa sarebbe stata data alle fiamme, con loro due dentro.La loro colpa? Voler condividere la vita, proprio come fa chiunque si ami, e desiderare rispetto per il proprio amore.A questo elementare diritto, in Italia, a Stallavena, in provincia di Verona, alcuni ritengono oggi legittimo rispondere bruciando le persone.Su questa gravissima vicenda il prode Ministro dell’Interno, che dovrebbe tutelare la sicurezza di TUTTI i cittadini, e il Ministro della Famiglia, che pensa un po’ è di Verona e dovrebbe tutelare i diritti di TUTTE le famiglie, non si sono al momento pronunciati.In compenso, entrambi hanno tenuto a più riprese e in veste ufficiale a ribadire che esiste solo la “famiglia naturale” – che invece è l’unica a non esistere, visto che la famiglia è da sempre un costrutto giuridico, sociale e culturale – e che tutte le altre forme di famiglia o di coppia NON esistono e quindi non possono avere pari diritti.Il loro assordante silenzio, compreso quello di troppi giornali che hanno relegato la notizia in fondo, dimostra che potrebbero avere ragione. Perché per far esistere le cose, per dare realtà ai diritti delle persone, bisogna parlarne.Quindi parliamone tutti, per favore. Parliamone oggi ma non smettiamo domani, nemmeno dopodomani, cerchiamo di non smettere soprattutto quando sembra che tutto sia tranquillo, perché è in quello spazio che i pregiudizi lavorano meglio. Nel silenzio.Diciamo con chiarezza che, oggi, ciò che si sta implicitamente sdoganando è la guerra a ogni minoranza e a qualunque tipo di diversità. E non facciamoci imbrogliare da chi tenterà, per l’ennesima volta, di liquidare l’episodio come una “ragazzata” e di dire che non è vero, che l’Italia non è un paese violento, razzista e discriminatorio.Se l’Italia è fatta dai suoi cittadini, allora mai come oggi, a qualunque schieramento si appartenga, è importante chiarire a noi stessi e agli altri chi vogliamo essere come persone.Per questo io non pubblicherò qui la foto di quella svastica e di quelle scritte, perché non voglio dar loro più realtà di quella che, ahimè, già hanno. Non voglio darne diffusione, nemmeno visiva, neanche piccola e nemmeno per un secondo.Una svastica sappiamo tutti come è fatta, e sui muri che custodiscono due individui che si amano non dovrebbe comparire MAI. Non dovrebbe comparire da nessuna parte.Quindi diciamo forte i nostri NO, facciamolo tutti i giorni con le nostre vite, perché è davvero ora di dire basta.Ma soprattutto urliamo i nostrì SÌ, con gioia e davanti a chiunque si ami, di qualunque orientamento sia.Facciamo sentire a ogni occasione possibile che saremo sempre dalla loro parte, senza paura, non lasciamo mai l’amore da solo.Faremo ombra a tutte le svastiche del mondo.