VERTICE UE A SALISBURGO LENTI PROGRESSI. QUASI UN NULLA DI FATTO

Il vertice UE a Salisburgo si è concluso. Un summit dei capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea risultato in fondo informale. Il Presidente della Commissione ha lasciato il vertice definendolo costruttivo e utile ma le decisioni dovranno essere messe in pratica. In particolar modo i punti caldi della gestione delle migrazioni e la Brexit.Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al termine del vertice di Salisburgo, si è pronunciato sulla Brexit, trovando la proposta della May inaccettabile ritenendo che il prossimo Consiglio Ue di ottobre sarà “il momento della verità” per la decisione finale sulla Brexit. Dal summit di ottobre, ha aggiunto che i leader dell’UE decideranno se ci sara’ l’accordo, in particolare sulla frontiera irlandese che motivi l’approvazione di un accordo in novembre.I 27 Paesi hanno deciso d’intesa di esserci per sviluppare un percorso di massima chiarezza proprio sulle future relazioni commerciali. Ha inoltre ribadito che la linea da seguire non è condivisa da tutti e che non si possono fare concessioni su tutto: “ci sono le quattro liberta’ fondamentali e il mercato unico, ecco perche’ non possiamo accettare l’accordo Chequers”, ha sottolineato.Per quanto riguarda la questione delle frontiere irlandesi, ha auspicato che si trovi un accordo e una soluzione che permetta una condizione sufficiente per il proseguimento a novembre. Tusk si è dichiarato assolutamente contrario al piano May, sostenendo che non funzionerà! Questo piano voluto dal primo ministro britannico, non porterà ai risultati sperati e nemmeno gli accordi commerciali post-Brexit della Gran Bretagna funzioneranno. Donald Tusk dopo i colloqui avuti con la May è stato categorico. Sono stati due giorni di negoziati nella città austriaca di Salisburgo, Tusk ha spiegato ai giornalisti che tutti i leader dell’Ue si sono trovati d’accordo e che il cosiddetto piano Chequers della May, minerebbe il mercato unico dell’Ue.L’attesa è per novembre dove ci sarà un vertice straordinario su Brexit che avrà luogo il 17 e il 18 novembre. Lo ha confermato proprio il presidente del Consiglio Ue, Tusk.Ma le dichiarazioni della May non si sono fatte attendere: “La nostra è la sola proposta seria e credibile”, difendendo tutte le idee di Londra sull’accordo Brexit, ma i leader della Ue le hanno ritenute “non accettabili” e chiedono un’approfondita trattativa nel mese di ottobre. Theresa May ha convenuto che ancora il percorso è lungo e in salita e che il lavoro si preannuncia duro.A breve un nuovo piano su frontiera irlandese e sarà la stessa May a presentarlo agli europei, una nuova proposta ed è punto focale che blocca i negoziati con l’Ue sulla Brexit. “Presenteremo presto le nostre proposte”, ha dichiarato May al termine del summit. Il presidente della Commisione Ue, Jean claude Juncker ha giudicato il vertice positivo e utile, ha inoltre dichiarato che dopo questo incontro si è avanzati sul tema della protezione esterna. Si è detto anche certo della possibilità di un ulteriore avanzamento “sotto la presidenza austriaca”.La Germania di Angela Merkel ha dato consenso positivo alla proposta Juncker per il rafforzamento di Frontex.La Merkel ha detto che si è poco discusso della “ridistribuzione” poichè era evidente che non si sarebbe ottenuto nessun risultato. Il presidente del Consiglio Conte ha esplicitato i propri dubbi sull’utilità di investimento Frontex, spiegando che impegnare oltre 11 miliardi a fronte della misura progettata fino a 10 mila uomini a regime, lascia aperto l’interrogativo su quanto sia realmente utile tale investimento. Il premier ha inoltre dichiarato che avere una posizione sfavorevole verso Frontex non costituisce il problema ma lo è il progetto di un investimento così ampio. In conclusione alla sua dichiarazione, Giuseppe Conte, esprime una riflessione “assicurare il dispiegamento di questi mezzi e uomini significa prefigurare anche una invasione della sovranita’. Tutti gli Stati membri sono custodi della propria sovranita e l’Italia non e’ da meno”. Il premier ha anche chiosato sulle risorse UE per Africa, facendo notare che l’Europa pensa di aver risolto il problema dell’Africa orientale, dando dei contributi ad un Paese, ma aggiunge che non sia ipotizzabile allargare questa politica per tanti Paesi dell’Africa stanziando somme più contenute e questo poichè in Africa esiste una “prospettiva di cooperazione”.Conte sulla vicenda Diciotti, ha affermato che la questione ha lasciato tutti sconfitti, perchè se si vuole arrivare ad una politica sull’immigrazione, la Ue deve apportare correttivi al regolamento di Dublino, unitamente ad organizzare dei nuovi sistemi di “gestione collettiva nell’ambito della solidarietà”. Il premier Francese Macron ha dichiarato che al momento il flusso migratorio proviene soprattutto per la via occidentale, da Spagna e Marocco, oltre all’immigrazione proveniente dalla via orientale.Macron sostiene che vada rafforzata la “frontiera comune europea”.Anche lui ha ricordato gli stanziamenti di miliardi di euro per la cooperazione dei Paesi Ue con L’Africa.