CAMPIONATO CON GARBO. JUVENTUS SULL’OTTO VOLANTE, ANCELOTTI CONQUISTA NAPOLI

Ormai nessuno si chiede più se la Juventus conquisterà l’ottavo scudetto consecutivo. Le domande che circolano sono essenzialmente due: quando arriverà la certezza aritmetica del titolo e se questa Juve sia la più forte di sempre. Ora, è improbabile che i bianconeri le vincano tutte, anche se il filotto iniziale di 8 vittorie in campionato e due in Champions League è impressionante. Quindi nessuno è in grado di rispondere alla prima domanda. Quanto alla seconda, è chiaro che molto dipenderà dai risultati: se la squadra di Allegri, dovesse vincere il campionato, la Champions e magari pure la Coppa Italia, certi discorsi torneranno d’attualità. Un cosa però si può già dire oggi: la Juventus non ha mai avuto nella sua storia un organico tanto sterminato e di qualità straordinaria come in questa stagione. Ma questo non le garantisce naturalmente di far piazza pulita di ogni trofeo. La Juve del campionato 1982-83 era imbottita di freschi campioni del mondo di Spagna (sei per la precisione: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Paolo Rossi), ai quali si aggiunsero Platini e Boniek. Eppure quella squadra non vinse lo scudetto, che andò alla Roma, e fu clamorosamente sconfitta nella finale di Coppa dei Campioni di Atene dall’Amburgo di Magath. Ma torniamo a oggi e all’ottava sinfonia eseguita a Udine. Risultato mai in discussione, dominio assoluto e 2 a 0 che va decisamente stretto ai bianconeri. Senza Scuffet, autore di alcune parate decisive, poteva finire 5 o 6 a 0. Ormai contro la Juve, Napoli a parte, fanno tutti le barricate cercando di limitare i danni e non è facile per nessuno affrontare le squadre che si chiudono. Ma i bianconeri, rispetto allo scorso anno, hanno migliorato la qualità del gioco e la velocità nella circolazione di palla. Questo grazie al livello tecnico della maggior parte dei suoi giocatori: l’arrivo di Cristiano Ronaldo ha di fatto alzato l’asticella e migliorato anche i compagni, che forse non vogliono sfigurare nel confronto col portoghese. CR7 ha poi un merito, che è tipico dei fuoriclasse: quello di mettersi al servizio della squadra e di non far pesare il proprio immenso talento. Se Allegri mettesse la rosa a disposizione in un’urna ed estraesse 11 nomi a caso, riuscirebbe sempre a mandare in campo una formazione fortissima. Per questo la Juventus quest’anno appare davvero inavvicinabile. Alle spalle della Juve cresce il Napoli sempre più targato Ancelotti. Sarri è ormai decisamente il passato. Contro il Sassuolo il tecnico emiliano ne ha cambiati 8 rispetto alla formazione che aveva annichilito il Liverpool (autentica lezione di tattica di Carletto a Klopp), dimostrando che nessuno deve sentirsi ai margini del progetto, come avveniva in precedenza. I giocatori si sentono tutti coinvolti e moltiplicano l’impegno perché sanno che ci sarà gloria per tutti. Continua la risalita dell’Inter, che a Ferrara raccoglie più di quanto semina. La Spal la sovrasta a lungo, soprattutto sulle corsie laterali, ma a far la differenza è Icardi, autore di una doppietta. I nerazzurri rimangono piuttosto approssimativi sul piano del gioco, però hanno molti giocatori che possono decidere la partita in qualunque momento. Per ora è sufficiente; vedremo se basterà quando il livello degli avversari si alzerà. La Lazio doma la Fiorentina con un gol del solito Ciro Immobile e Simone Inzaghi allontana certi antipatici spifferi sul suo futuro. Dicono che lo spogliatoio sia un po’ in ebollizione e che Lotito abbia già contattato Donadoni. Il tempo dirà se sono tutte fake news, tanto di moda al giorno d’oggi, o se c’è del vero. La Roma dà continuità agli ultimi risultati vincendo ad Empoli, pur senza entusiasmare. I giallorossi somigliano un po’ all’Inter: i risultati le danno ragione, ma il gioco è ancora fumoso. Insomma, non si capisce se la squadra di Eusebio Di Francesco sia carne o pesce. Anche in questo caso serve pazienza per scoprirlo. Prosegue la risalita del Milan, che battendo il Chievo si avvicina sempre più alle zone nobili della classifica. I rossoneri giocano un buon calcio e lì davanti hanno un fenomeno come Higuain che fa la differenza. Il derby in programma dopo la sosta per le nazionali chiarirà molte cose sul futuro di Milan e Inter. Il colpo grosso della giornata è quello messo a segno dal Parma a Marassi contro il Genoa, una delle squadre più in forma del campionato. Ai rossoblù non basta il solito Piatek, giunto al nono gol in 7 partite, cifre da fenomeno, per superare gli emiliani, che si affacciano a zone di classifica impensabili all’inizio del campionato. La vittoria della Sampdoria a Bergamo inguaia l’Atalanta, ormai invischiata nella zona retrocessione. Anche se, a nostro modesto avviso, i nerazzurri di Gasperini hanno dei valori che le dovrebbero permettere una salvezza tranquilla.