IL PUNTO DOPO IL DEVASTANTE INCENDIO DEI MONTI PISANI

Questa mattina sono a Calci con i sindaci dei comuni maggiormente colpiti per presentare il piano dei lavori per superare l’emergenza. La Regione Toscana ha già stanziato 1,5 milioni di euro per le spese di protezione civile, le bonifiche e il reticolo idraulico. È fondamentale che queste opere siano fatte al più presto per contenere i rischi idrogeologici a valle delle aree bruciate e sanare alcune delle ferite inferte a canali, ruscelli e torrenti. Tutto deve essere completato entro dicembre di quest’anno. Per quanto riguarda i danni alle abitazioni private, ricordo che la Regione non ha poteri di intervento. Per questo abbiamo chiesto al governo lo stato di calamità nazionale. Solo così si potranno aiutare le famiglie. Ma all’esecutivo chiediamo anche di occuparsi dei danni al sistema agricolo che, ricordo, è sempre di competenza nazionale. Ovviamente ogni risorsa aggiuntiva è ben accetta. I danni ammontano a più di 15 milioni di euro, una cifra che comprende le spese di soccorso e somma urgenza e i danni agli immobili privati per dare risposta a coloro che nell’incendio hanno perso l’abitazione. L’incendio partito nella notte del 24 settembre ha distrutto un’area di 1.148 ettari di cui mille solo di bosco. In quei quattro giorni il sistema dell’Antincendio Boschivo della Regione Toscana (che ricordo è competente per questo tipo di eventi) ha fatto un lavoro straordinario: 580 squadre, 1.350 persone tra volontari e operai forestali, 50 autobotti, 500 pick-up attrezzati, 5 elicotteri della flotta regionale, a cui si sono aggiunti 7 mezzi inviati dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale oltre ai Vigili del Fuoco attestati a protezione di abitazioni e strutture. Tutte le forze in campo sono state coordinate dalla Sala operativa regionale. Non ci sono stati né morti né feriti. Quello che è accaduto, aldilà degli ingenti danni ad alcune abitazioni e dell’immenso danno ambientale, ci deve far essere estremamente orgogliosi di quelle centinaia di cittadini toscani che lavorano in questa straordinaria macchina civile. E anche dei sindaci e degli amministratori locali di quei territori colpiti che hanno saputo attivarsi immediatamente nella gestione delle emergenze. Non dobbiamo mai dare nulla per scontato. La Regione ha fatto il suo dovere, ora ci aspettiamo che lo facciano gli altri.