CHIEVO -3, ARRIVATA LA SENTENZA SULLE PLUS-VALENZE FITTIZIE

CHIEVO -3, ARRIVATA LA SENTENZA SULLE PLUS-VALENZE FITTIZIE

Anche tre mesi di inibizione per il presidente Campedelli, ma ai clivensi va comunque di lusso. Il Cesena non puo’ essere sanzionato, non esiste più. La stangata non è arrivata, semmai una stangatina, di quelle che si possono sopportare, sarà comunque dura salvarsi per il Chievo ma il -3, non è una sanzione capestro ed è ben lontana dal -15 chiesto per due volte dalla Procura. Tre punti di penalizzazione da scontare in questo campionato, questa la sanzione comminata dal Tribunale della Federcalcio al Chievo per la vicenda delle plus-valenze fittizie, i veronesi che dopo tre giornate avevano 1 punto, ora ripartono da -2. Lo stesso Tribunale ha sentenziato il non luogo a procedere per il Cesena per intervenuta revoca dell’affiliazione, e sanzionando con un mese di inibizione ( superflua) due dirigenti romagnoli. Le due società erano state deferite per aver sottoscritto cessioni di contratto fra di loro alterando vistosamente i valori reali dei giovani calciatori, indicando corrispettivi superiori al reale valore di mercato, e potendo così contabilizzare in bilancio plus-valenze decisamente fittizie e immobilizzazioni non reali di valore superiore al massimo delle norme che regolano i bilanci delle società di capitale, condotte queste finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e anche di ciascun semestre, così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato per le stagioni 2015/16-2016/17-2017/18, pur non avendone i requisiti previsti dalla normativa Federale. Assolutamente no, come al solito e quest’anno anche peggio con la scellerata gestione commissariale del duo Fabbricini-Malago’, pensate solo alla beffa che ne hanno ricavato il Crotone e l’Entella da questa Giustizia Sportiva lenta come una tartaruga. Nel primo procedimento la richiesta della Procura era stata 15 punti di penalizzazione ad entrambe, con questa sentenza il Crotone giocava in Serie A, il Chievo in serie B, l’Entella avrebbe preso il posto del Cesena e sarebbe rimasto in serie B. Ma un errore banale della Procura Federale ( non aveva consentito al presidente del Chievo di essere sentito) aveva fatto si che il Tribulale dichiarasse l’improcedibilità per vizio di forma e quindi la Procura ha dovuto istruire un altro processo. Il Processo è stato rifatto più di un mese dopo quando non ci sarebbe stata alcuna possibilità per le due squadre retrocesse di prendere il posto, perché la A è già iniziata e il Cesena nel frattempo scomparso-fallito. Nel processo bis, la difesa del Chievo aveva riproposto ancora un vizio di forma ( il deferimento sarebbe stato firmato da i due vice, senza alcuna delega, piuttosto che dal procuratore federale) ma questa volta il procedimento è stato considerato procedibile e la sentenza, che ne è scaturita molto annacquata, al punto che i tre punti non possono essere considerati sufficienti per chiedere al Crotone e all’Entella un equo risarcimento, poiché anche senza quei tre punti il Chievo e il Cesena si sarebbero salvati. Insomma una Giustizia Sportiva molto aritmetica che ovviamente lascia tanto amaro in bocca a tutti. Vedremo se ci sarà appello da ambo le parti.