CHAMPIONS LEAGUE: PAZZA REMUNTADA, L’INTER RIBALTA IL TOTTENHAM :2-1

Decisivo ancora Vecino che il 22 maggio aveva portato l’Inter in Champions. Primo tempo con grande equilibrio, vantaggio fortunoso per gli Spurs con un tiro di Eriksen deviato dal polpaccio di Miranda alle spalle di Handanovic, poi negli ultimi 5 minuti “gollasso” di Icardi e rete dell’uruguagio per il sorpasso. L’Inter rivede le stelle della Champions dopo 6 anni, 2380 giorni fa, 13 marzo 2012, in panchina Claudio Ranieri, in campo ancora diversi eroi del triplete come Zanetti, Maicon, Samuel ecc, sul prato di San Siro il Marsiglia perde di misura (2-1) ma elimina l’Inter in virtù della vittoria casalinga per 1-0 dell’andata.Questa sera finalmente l’Inter risente la musichetta della Champions, ottiene anche lo stesso risultato, ma questa volta è una vittoria che conta, perché frutta tre punti che possono essere importantissimi in un girone difficilissimo. Il calcio è un romanzo dove la fine non la riesci mai ad indovinare.Sembrava la solita sfortunata partita dell’Inter di questi tempi, prestazione decorosa, episodio sfortunato e sconfitta, anche i 65.000 di San Siro ad un certo punto si erano depressi e dopo aver tifato per un ora si sono cominciati a sentire mugugni e qualche fischio.Il Tottenham aveva trovato un vantaggio fortunato, ma poi sembrava avere il controllo della partita, l’Inter arrancava, provava ma sempre con sterilità in attacco e scelte sbagliate negli ultimi 30 metri.Icardi era un fantasma, Nainggolan ormai stanco e stremato. Handanovic riesce a tenere in vita la squadra di Spalletti con un paio di parate decisive, anche i cambi operati sembrava non portassero a risultati apprezzabili: Candreva e Keita’ al posto di Peresic e Politano non riuscivano ad incidere. Tutto finito quindi? Ennesima delusione? Spalletti già in bilico?Nossignori perché l’Inter è pazza e la Champions il torneo più imprevedibile del mondo. Asamoah forse sbaglia anche il cross, chissà, la palla finisce fuori area dove, stranamente si trova Icardi che da fuori non segna praticamente mai, però succede l’imponderabile l’esordiente in Champion, capitano nerazzurro, fino ad allora spettatore non pagante, si coordina e di destro in mezza torsione fa partire una fucilata che non lascia scampo a Vorm, è il pareggio, la fine di un incubo, minuto 86’. L’inerzia della partita cambia, le sicurezze degli Spurs vengono meno, la squadra di Pochettino si abbassa e l’Inter si interroga se essere contenta del pari conquistato o se provare il colpaccio. Ci pensa San Siro, tutti spingono, Spalletti inserisce Borq Valero, più bravo nel fraseggio, al posto di uno stremato Nainggolan, nascono un paio di mischie, la palla non entra. Il modesto arbitro francese Turpin chiama 4 minuti di recupero, l’Inter batte l’ennesimo angolo e succede, per una di quelle inspiegabili coincidenze che solo nel calcio accadono, che la coppia che il 22 maggio scorso, ultima di campionato, pur giocando in squadre opposte, avevano firmato l’accesso dell’Inter in Champions, si ripetono.De Vrji colpisce di testa in area e nasce una sponda per Vecino che di testa insacca per il 2-1: pazzesco. Gioisce l’Inter e uno stralunato Spalletti che esce da un incubo, ( aveva parlato di partita della svolta alla vigilia)e si interroga Pochettino che si ritrova con una sconfitta che sarà difficile da digerire e da capire, perché in effetti gli inglesi si erano dimostrati più forti, più fisici, più esperti e anche più tecnici, ma la Champions è questa, nulla è scontato fino al fischio di chiusura, e l’Inter lo sa bene perché nell’anno del triplete questi andata e ritorno all’inferno ne aveva fatti diversi.