ZINGARETTI: “IL NUOVO PD HA BISOGNO DEL MODELLO MILANO”…IL SUD E’ SERVITO

Il romano Zingaretti, candidato alla segreteria Pd, si ispira al “modello Milano”, elogiando le tante realtà lombarde inclusive e solidaristiche: “L’esperienza del centrosinistra di Milano e di tante realtà lombarde, il dinamismo impresso alla città da sindaci come Pisapia e Sala, la capacità di includere e allargare il perimetro della politica al mondo delle associazioni, del volontariato e della società civile costituiscono un modello esemplare. E mostrano limpidamente come l’equità nelle scelte politiche possa essere il fondamento della prosperità di un territorio.” Scrive Zingaretti, dimenticando che il benessere del Nord si è fatto con i soldi, il sangue e il sudore del Sud, depredato e lasciato in abbandono da quest’Italia mai unita. E dimenticando l’arretratezza politica del Nord che ha dato e dà vita a movimenti razzisti, antidemocratici, neonazisti e quanto di peggio può partorire l’umana perversione. Ben venga l’elogio dell’inclusione, ma in questo non sono forse all’avanguardia le città del Sud, a partire dall’esemplare Napoli, senza dire di Palermo e Riace, insieme a mille altri borghi meridionali in prima linea contro il razzismo? L’assist di Zingaretti a Milano, il suo guardare ancora una volta al “modello Nord”, modello consunto, fonte di ogni corruzione e nient’affatto perfetto, la dice lunga sul pregiudiziale razzismo interno italiano e su quel “partito unico del Nord” che, oltre a discriminare economicamente il Sud, lo sminuisce e lo denigra, sottovalutando le sue potenzialità anche politiche. Ricordi Zingaretti, il Sud ha affossato l’antimeridionale Pd di Renzi. Sta facendo altrettanto con il M5s e non farà sconti più a nessuno che tratti i meridionali da cittadini di serie B.