QUARTI COPPA ITALIA: COLPO GROSSO DELL’ATALANTA, ELIMINATA LA JUVE. 2-0
La squadra di Gasperini piazza il colpaccio, elimina la super favorita Juventus ed accede alla semifinale con la Fiorentina.Alla Dea riesce il colpo vincente al terzo tentativo, dopo che negli ultimi due anni consecutivi erano stati i bianconeri di Allegri a passare.Due reti, entrambe nel primo tempo, di Castagne e Zapata, hanno deciso l’incontro, la doppietta dello stesso colombiano nel finale, hanno poi fissato il clamoroso risultato. Espulso Allegri alla mezz’ora, infortunato Chiellini. Era da novembre 2017 che la Juventus non perdeva in trasferta, era dal 2004 che l’Atalanta non batteva i bianconeri( vittoriosi allora in Coppa Italia), quest’anno la Juventus non era mai rimasta senza segnare. Erano di fronte i migliori attacchi del campionato : 45 i neroazzurri, 43 i bianconeri, e i due capocannonieri del campionato, ( prima Zapata poi Ronaldo), i bergamaschi erano stati, assieme al Genoa, l’uniche squadre che erano riuscite a strappare un punto alla Juventus : questi numeri raccontano di quanto possa essere clamoroso questo successo, anche se del tutto meritato. Ronaldo e compagni non hanno praticamente tirato in porta, e la squadra di Gasperini ha approfittato anche degli errori clamorosi difensivi dei bianconeri, e forse, anche del tecnico bianconero. Allegri doveva rinunciare a Bonucci, e sceglieva di non schierare Pjanic, e il centrocampo, schierato a tre, senza Emre Chan, disastroso a Roma, ha sofferto tantissimo fin dall’inizio la velocità e la veemenza dei bergamaschi. I tifosi avevano chiesto ai neroazzurri di giocare questa gara come una finale, forse sapendo che, normalmente, la Juventus le finali le perde, anche se quest’anno possiede l’asso di briscola per tali finali, ma questa sera nulla ha potuto fare il fenomeno portoghese, pure lui sottotono e impalpabile, autore di un unico tiro su punizione nel primo tempo, fra l’altro ribattuto dalla barriera. La partita si decide alla mezz’ora: due infortunati, uno per parte: esce Ilicic, ed entra Pasalic, nella Juve si fa male Chiellini ( ancora al polpaccio, diagnosi da valutare) e Allegri in un primo momento pensa di buttare subito in campo il nuovo arrivato Caseres, poi ci ripensa e decide per Cancelo, con conseguente spostamento di De Sciglio a centrale, è la mossa che , in negativo, decide la gara. Pochi minuti dopo, infatti, Cancelo compie una delle sue diverse sciocchezze in fase difensiva, si fa soffiare una palla sanguinosa da Castagne che da appena dentro l’area di rigore, fa secco Szczesny. La difesa già senza Bonucci non è la stessa, e senza anche Chiellini, è una difesa diversa, al punto che pochi minuti dopo, il panterone neroazzurro Zapata riceve dal limite dell’area, aggira De Sciglio, a disagio da centrale, e di destro mette all’angolino con Szczesny un po’ sorpreso. Nella stessa azione Allegri lamentando un fallo precedente su Djbala, si fa espellere, e con lui … esce anche la Juve, che, forse, non è mai entrata in campo. Certo, a posteriori, la scelta di rinunciare a Pjanic, e quella di inserire Cancelo e non Caceres, sono risultate fatali, ma anche a Roma, pur avendo poi vinto in rimonta, il campanello di allarme era suonato e forse, la vittoria aveva trascurato tale segnale.Le scelte di Allegri non sono state però convincenti, compreso anche la sostituzione di Djbala che era sembrato abbastanza dentro la partita.Detto dei demeriti della Juventus, giusto dare i meriti alla squadra di Gasperini che ha condotto una gara magistrale, e dopo aver rimontato domenica tre gol alla Roma, ha avuto energie e stimoli, per sovrastare tecnicamente e fisicamente la super corazzata bianconera, accedendo, con merito, alla semifinale con la Fiorentina. Le reti, come detto, al 37’ Castagne, su errore macroscopico di Cancelo, al 39’ Zapata, e nel finale ( 86’) ancora Zapata su altro errore di De Sciglio. Allegri, alla fine, onestamente, ha dato merito agli avversari riconoscendone la superiorità e ha dichiarato che la sconfitta era nell’aria e che, anche fisiologicamente, doveva succedere, perché pensare di vincere sempre è impossibile. Certo svanisce l’idea del triplete che, magari non era un’ obiettivo , ma solo una vaga speranza, certo è che la Juve, pur avendo tantissime alternative, senza Bonucci-Chiellini, Pjanic e Mandzukic, non è la stessa Juve, meglio recuperare tutti alla svelta, perché la gara con l’Atletico Madrid non è così lontana, e non sarà una passeggiata.
