IN RADIO UNA CANZONE ITALIANA OGNI TRE. CON QUALI CRITERI?

IN RADIO UNA CANZONE ITALIANA OGNI TRE. CON QUALI CRITERI?

Oltre l’orrore in sé, c’è l’idiozia: pensate quali potrebbero essere i criteri di “italianità” di una canzone… …la lingua? Una canzone è “italiana” se scritta in italiano ma prodotta a Los Angeles (o – diononvoglia – al Cairo)? E le parole dovrebbero essere TUTTE in italiano, o sennò in quale percentuale? “That’amore” sarebbe dentro o fuori? …la nazionalità dell’interprete? E basterebbe un naturalizzato o servirebbe un interprete italiano di nascita? Un cantante brasiliano che cantasse in portoghese con un bisnonno italiano potrebbe rientrare nel numero se richiedesse il passaporto italiano cui pure ha diritto? …la nazionalità della casa produttrice? E come la mettiamo con le filiali delle Major? O con i produttori italiani con sede fiscale offshore? Ma, ovviamente, non importa, basta che alla bocca si dia fiato e l’effetto politico è comunque assicurato.