PRIMARIE PD. MANCA IL ROSSO

PRIMARIE PD. MANCA IL ROSSO

Il partito democratico, sempre più reincarnazione della DC, si ripresenta ai minimi storici alle primarie.Un rito che serve a scegliere personaggi, non certo programmi. Il contenuto non è in discussione domenica, esso è uno e trino. E si caratterizza per la continuazione del renzismo. Un renzismo con Renzi nell’ombra, mai rinnegato nei contenuti, solo look meno aggressivo e arrogante. Il succo politico può semplicemente essere ricavato ad escludendum:I candidati alle primarie escludono di– ripristinare l’articolo 18, e riattivare un dignitoso Statuto dei lavoratori– no ad una patrimoniale sulle grandi ricchezze,– nemmeno mettere in discussione lo sciagurato accordo con la Libia,– in sostanza sono più gentili, dialoganti, ma nessun ripensamento sulle scelte compiute durante i governi Renzi-Gentiloni che hanno determinato il pieno assenso di quel partito, che ha la spudoratezza di dichiararsi erede politico del PCI, al modello liberista, alle disuguaglianze, all’imitazione della non democrazia americana perseguita da Veltroni. Eredità dissipata, hanno ereditato sedi, patrimoni, persone, anima e scippato il Paese. Vergogna. Le differenze sono di immagine, di carattere dei personaggi. Zingaretti convoglia la ‘sinistra’, Giachetti gli estimatori di Renzi, Martina apprezzato dagli orfani di Pierferdy. Venghino siore e siori!Ce n’è per tutti i gusti e di ogni colore.Manca solo il rosso.