CAMPIONATO CON GARBO. JUVENTUS ULTIMA CHIAMATA PER LA CHAMPIONS, MILAN E INTER DUELLO A SAN SIRO

DI DANIELE GARBOPer rifarsi gli occhi, calcisticamente parlando, bisogna uscire dai confini italiani. Perché da noi il calcio è diventato di una noia mortale, con una squadra che si avvia a conquistare l’ottavo scudetto consecutivo e un livello tecnico/spettacolare del nostro campionato mai così modesto.La Juventus domina, ma le si rimprovera di giocare male. Alle sue spalle la lotta per la Champions è bella dal punto di vista dell’incertezza, brutta se si pensa alla qualità espressa, ad esempio, da Milan e Inter, attualmente terza e quarta.Insomma, se ci si passa la battuta, c’è poco da stare Allegri, visto che il tecnico più vincente della storia juventina è contestato dai tifosi e si giocherà tutta la sua credibilità nella sfida di ritorno degli ottavi di Champions League con l’Atletico Madrid, partendo dallo scomodissimo 0 a 2 dell’andata.Dunque, dicevamo, meglio guardarsi intorno. E francamente la notizia più bella, calcisticamente parlando, dell’ultima settimana è il liscio e busso rifilato dall’Ajax nella tana del Real Madrid. Perché l’Ajax è l’essenza del calcio, una scuola, una filosofia, un modello. Largo ai giovani, al loro entusiasmo, alla voglia di correre senza avere il pallone tra i piedi, alla capacità di attaccare gli spazi con folate entusiasmanti. Sarebbe bello se l’Ajax vincesse la Champions League, sarebbe un messaggio per tutti, ma sarà molto difficile che ciò accada. Tuttavia questi olandesi vanno ammirati per la capacità di creare un progetto e di portarlo fino in fondo. Non è vero che vincere è l’unica cosa che conta, come sostiene Bonipetti. E importante anche il modo in cui lo si fa, perché la gente va allo stadio non solo per veder vincere la propria squadra, ma anche per divertirsi. Cosa che da noi è sempre più difficile.E allora torniamo a casa per certificare che il vantaggio della Juventus è salito a 18 punti, grazie al pareggio del Napoli col Sassuolo. Un pareggio acciuffato per i capelli dalla squadra di Ancelotti, che ormai pensa solo a vincere l’Europa League, magari battendo in finale il Chelsea di Sarri.La Juve, dicevamo, ha un compito proibitivo con l’Atletico Madrid, squadra concreta come poche. Dovessero essere eliminati, i bianconeri dovrebbero fare i conti con il fallimento di un progetto: perché lo scudetto l’avrebbero vinto comunque, anche senza il suggestivo e costosissimo acquisto di Cristiano Ronaldo, arrivato a Torino con l’obiettivo dichiarato di portare a casa la Champions. Allegri lo sa bene, è pronto alla grande rimonta, ma preparato al peggio che comporterebbe la fine della sua avventura juventina, a dispetto di un altro anno di contratto.Detto del Napoli, Milan e Inter, che domenica si affronteranno nel derby di San Siro, continuano a vincere senza convincere. I rossoneri non giocano un grande calcio, ma subiscono pochi gol, mentre i nerazzurri stanno riuscendo a rimanere a galla, nonostante la vicenda Icardi rischi di minare l’equilibrio della squadra, oltre a quello psicologico del suo allenatore. A Spalletti, come direbbe Montalbano, girano vorticosamente i cabbasisi, ma confida nella mediazione di Marotta. Certo è difficile spiegare come il giocatore più importante dell’Inter si rifiuti di scendere in campo perché gli hanno tolto la fascia di capitano, adducendo misteriosi problemi fisici e continuando a guadagnare 4 milioni e mezzo netti all’anno. La sua moglie/procuratrice Wanda Nara continua a sostenere che Icardi non vuole andarsene, ma la società non può piegarsi ai suoi ricatti. Vedremo come finirà questa ridicola telenovela.In lotta per un posto in Champions ci sono anche Roma, Torino, Atalanta e Lazio.I giallorossi, scesi in campo in assoluta emergenza per via di infortuni e squalifiche, vengono a capo dell’Empoli sputando sangue fino al 97°. E debbono ringraziare il Var che nei minuti finali annulla il gol del pareggio di Krunic. Sono tre punti fondamentali per il rientrante Claudio Ranieri nella rincorsa alla Champions, ma rimane la sensazione di una squadra in grossa difficoltà sul piano fisico/atletico. L’esperto tecnico di Testaccio ha 11 partite per tentare di riprendere l’Inter o il Milan. Impresa complicata, ma non impossibile. A patto di trovare condizione e convinzione. E soprattutto a patto di ritrovare gli uomini decisivi come Dzeko, Manolas e De Rossi.Il Torino di Mazzarri sta disputando un’ottima stagione e ora che ha ritrovato i gol di Belotti, autore di una doppietta a Frosinone, può tentare l’impresa.Così come l’Atalanta, che passa a Marassi contro la Sampdoria e rimane in piena corsa per un obiettivo che a inizio stagione sembrava impensabile.La Lazio torna da Firenze con un pareggio che rallenta la sua rincorsa dopo l’esaltante vittoria nel derby. Ma non bisogna dimenticare che gli uomini di Simone Inzaghi debbono recuperare la partita casalinga con l’Udinese e sono potenzialmente a quota 45, cioè a 5 punti dall’Inter.In zona salvezza, vittoria importantissima per il Bologna nella giornata in cui perdono tutte le concorrenti.Solo Parma, Sassuolo e Genoa possono stare abbastanza tranquilli, le altre faranno invece bene a rimanere con gli occhi aperti perché nulla è scontato laggiù, dove si sente il profumo della serie B.