LODO GUENZI: SOLO POESIA E AMORE IN “NIENTE DI SPECIALE”. NO AI RAZZISTI

“Degli amori mancati per un soffio non ne parla mai nessuno” scrive Bisotti in un libro che, più di altri, racconta con delicatezza la fine di un amore mai iniziato. Così come accade nella letteratura, anche il panorama musicale – in particolare quello neomelodico – cerca di non cadere nel banale raccontando questo sentimento. Lodovico Guenzi, in tal senso, è una delle figure che oggi maggiormente riesce nella missione. “Ma siamo una storia che non si può dire, non abbiamo niente di speciale. Non fosse che io ho paura di crescere e tu quella di nuotare”. Era il 2017 e la radio intonava queste parole. Due anni dopo l’autore del testo svela il volto della protagonista di questa canzone. Forse ingenuamente. Forse non ricordando di vivere in un mondo ormai totalmente allo sbaraglio o, forse ancora, sopravvalutando l’intelligenza di chi dietro lo schermo dà il meglio di sé. Sta di fatto che dopo aver rivelato sul suo profilo Instagram il terribile scandalo che la cosiddetta “Niente di speciale” fosse una ragazza per metà etiope, Lodo è stato invaso da commenti razzisti. Questo non vuole essere un articolo di notizia. Quella è uscita giorni fa e, si sa, la notizia nasce per essere consumata e dimenticata nei due minuti successivi al titolone sul giornale e forse ormai nemmeno in quei centoventi secondi. Nel 2019 però, è inammissibile che qualcuno possa insultare per le origini native, rovinando tra l’altro un sentimento genuino come l’amore. Lo stesso Lodovico invita tutti coloro che si sono sfogati con i commenti a non avere più a che fare con lui anche perché, raccontando la storia della ragazza, confessa essere stata una bellissima avventura. Finita certo, ma pur sempre bellissima. Un Niente di speciale, sull’orlo della clandestinità, a tutti gli effetti: “Per quanto mi riguarda sono contento che nessuno abbia lasciato il proprio compagno per l’altro. Per quella con cui stavo mi getterei nel fuoco anche adesso, mentre a lei non ho neanche voglia di rispondere a una mail” confessa, mostrando come però certi amori, anche se mai nati, possano portare con sé grandi emozioni. Adesso, al di sotto di questa frase e tante altre che hanno composto il racconto, risulta inconcepibile leggere commenti che tutt’altro hanno a che fare con il significato di ciò che il cantante voleva trasmettere. Parole che poi sono state cancellate dagli stessi autori, ovviamente. Ma il problema non è nato ieri e non cesserà di esistere domani. Possiamo creare tutti i mezzi di comunicazione possibili, automobili autonome che ti avvertono se un pedone sta per attraversare tra due chilometri, cellulari che aiutano a fare le pulizie in casa, robot che preparano il caffè. Possiamo avanzare tecnologicamente, ma è tutto inutile se di fondo manca il dialogo e il rispetto. In un mondo in cui non distinguiamo più il giusto e lo sbagliato, in cui un down globale dei social media fa parlare di più di un attacco terroristico, in un mondo così però esistono ancora persone che vogliono lottare. Lodovico, che poi è il frontman de Lo stato sociale, ci prova tutti i giorni. Capelli sbarazzini, classe ’86, occhi azzurri, il sorriso di un bambino e l’accento bolognese. Entra nel mercato musicale nel 2009 e da quell’anno è un crescendo di successo. Non da classico play boy, ma con un grande fascino e tanta umiltà è entrato nei cuori degli inguaribili romantici. Tanto da definirsi lui stesso l’anima romantica del gruppo, un po’ inquieta e con mille idee per la testa.Dagli ideali solidi non è mai andato contro il suo pensiero, il concerto del primo maggio di Roma lo vede protagonista di una polemica contro Matteo Salvini. Polemica che, salvo un chiacchiericcio durato qualche giorno, è finita come è iniziata. Autoironico e intelligente non manca occasione per ridere di sé. Un po’ Topo Gigio, si è definito una volta sui suoi canali social, paragone nato dal suo amore per il formaggio ovviamente, ci ha riso un po’ su. Costantemente alla ricerca della felicità, come tutti naturalmente, ad oggi l’anima gemella non l’ha ancora trovata o forse lei non ha ancora trovato lui. Le sue canzoni parlano di tutto ciò di cui si vuole. Libertà, amore, rispetto e serenità. Rivoluzione, abbattimento di confini, democrazie autoritarie e autoritarismi democratici. “Scrivi ciò che pensi e provi” sembra essere la filosofia di Lodovico e forse, a conti fatti, tutti i torti non ce l’ha.