TORRE MAURA. LA VERGOGNOSA PRESENZA DEI PROVOCATORI DI CASAPOUND

TORRE MAURA. LA VERGOGNOSA PRESENZA DEI PROVOCATORI DI CASAPOUND

Hanno strappato il cibo dalle mani dei messi comunali e lo hanno gettato per terra, calpestandolo e gridando “dovete morire di fame”. Conosco la stanchezza diuna città frustrante, che spesso mortifica, che scolla e discrimina. Lo conosco bene quel sentimento. Perché sono cresciuto in un piccolo paese di periferia e oggi vivo davanti a un centro Sprar. So bene cosa significhi vivere in zone dove servizi pubblici, lavoro e trasporti latitano, dove hai la sensazione di vivere dai confini dell’Impero e di essere persino considerato più sfigato di chi vive in “città”. Ma quello che è successo ieri a Torre Maura è allucinante e, semplicemente, indegno. E mi permetto di dirlo perché ho passato momenti della mia vita in cui la mia famiglia non riusciva, a momenti, a mettere insieme il pranzo con la cena, figuriamoci una vacanza o una pizza. C’è stata una gestione imbarazzante del Campidoglio, che non ha nemmeno cooperato e comunicato con il municipio. E c’è pure la rabbia di un pezzo di città che non ce la fa più.Ma niente, niente giustifica calpestare il cibo e augurare la morte di esseri umani che non hanno colpe, se non essere portatori di un pregiudizio altrui. E non c’è cosa peggiore, di sentirsi reietti e ghettizzati per una caratteristica della tua stessa esistenza sulla quale non puoi fare niente. Essere rom non significa essere delinquenti o ladri o sporchi. Ma per tanti, troppi, è così. Sarebbe ipocrita negarlo. Per questo ha gioco facile la vergognosa presenza dei provocatori fascisti di Casapound. Che bei vigliacchi che sono, questi maschi virulenti che appaiono sempre e solo quando c’è da essere tanti contro pochi, forti contro deboli.Hanno fomentato e guidato la “rivolta”. Mica contro Raggi, Salvini, i poteri veri, macché. Contro i deboli, contro i bambini rom. Uao, che coraggiosi questi italiani.La Procura ha aperto un fascicolo per danneggiamento e minacce aggravate dall’odio razziale. E tutto questo per 70 persone. Regolari, senza precedenti penali e con 30 bambini scolarizzati.Gli stessi fascisti che prendevano il sostegno elettorale a Ostia dal clan degli Spada. Gli stessi che da anni occupano abusivamente uno stabile milionario nel cuore della Capitale, sottraendo risorse e spazi ai liberi cittadini, per farci vegetare amici e parenti a danno dei romani.Quelli buoni a prendersela sempre e solo coi deboli e con gli ultimi. Quelli bravi solo a cercare visibilità sulla pelle della povera gente. Le persone che stanno in periferia hanno bisogno dello Stato e non di un urlatore di slogan al Viminale, hanno bisogno di una giunta che la smetta di raccontare favole e stia vicina concretamente alle persone.Quei vanno bambini tutelati e le persone trattate con dignità, l’integrazione va gestita e accompagnata in maniera seria e costante, dimenticando gli slogan, le ruspe e tutte le stupidaggini che non risolvono niente e ci riportano sempre al punto di partenza. I fascisti, invece, devono solo andarsene a quel paese. Perché sono la rovina del nostro, di Paese.