MAI DIRE MAI…”CONTROLLI INFORMALI FRA VICINI DI CASA”, NUOVA PROPOSTA SULLA SICUREZZA
Qualche giorno fa il Sole 24 Ore ha dato la notizia che esiste una proposta di legge, un’altra perla, presentata in ottobre rubricata” Controlli informali fra vicini” in tema di sicurezza e firmata da circa ottanta fra deputati e senatori leghisti.” Controlli informali tra vicini di casa, per individuare «situazioni anomale che possano generare apprensione, informando gli abitanti della zona». ” Ci tengono a precisare, nell’art. 2 della proposta che il controllo di vicinato, dunque, “non si sostituisce in alcun modo a quello delle Forze di polizia: non si interviene attivamente in caso di reato, né tanto meno si svolgono indagini sugli individui o si schedano persone intromettendosi nella sfera privata altrui. L’attività consiste in una semplice segnalazione agli organi preposti per richiedere un immediato intervento”( cfr. Il Sole 24 Ore). Ma perché, un cittadino normale, quando non è correo, omertoso o semplicemente pavido e ignave cosa fa? Se assiste al compimento di un delitto, non è suo dovere specifico e codificato già, avvisare le forze dell’ordine?Perché normare persino l’ovvio? Eppure in questa operazione vi è una enorme capacità di captare umori, tendenze, debolezze di un popolo. Immaginiamo un algoritmo che nell’ultimo lustro ha elaborato migliaia di nostri dati, input direttamente forniti da noi stessi, attraverso le finestre facebookiane, attraverso i test ” innocenti” fatti sul web, o più semplicemente, tramite gli share di trasmissioni come Il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi. Probabilmente, Freud analizzando le nostre personalità, direbbe che siamo monadi tendenti al voyeurismo compulsivo. E siccome nell’era post atomica la tendenza degli stati è quella di sfruttare le debolezze dei popoli, non quella di ” prevenire e curare” le degenerazioni patologiche di quelle defaillance ecco proposte di legge che nascono ” di pancia” per cavalcare le onde sul windsurf del populismo. Una legge, leggesi LEGGE, per favorire il “pettegolezzo, il voyeurismo,e soprattutto la delazione tra vicini? ” “DELAZIONE (lat. delatio, da defĕro “deferisco, accuso”). – In Roma (per la Grecia e in particolare Atene, v. sicofante), già dal primo secolo a. C., la delazione senz’essere un vero e proprio mestiere, appare praticata con profitto mediante le denunce alle quaestiones extraordinariae per vari crimini. La denuncia di malversazione dei magistrati romani delegati all’amministrazione delle provincie (crimen repetundarum) dava al delatore, in caso di successo, il diritto di cittadinanza romana, o, se questo diritto non era gradito, particolari concessioni”(cfr. Treccani, enciclopedia italiana). Certo, siamo moderni! Che parallelismo assurdo! Alle bighe abbiamo sostituito le automobili, ai pepli le giacche, al Diritto il Favore! Chi mai potrà pensare che una legge del genere possa portare ad aberrazioni? Non è mai esistita la prassi del potere che mantiene e nutre se stesso attraverso la corruttela e regalie ai delatori! Non è mai esistito il fascismo!Non vi è il pericolo che l’inconfessabile passione per lo “spionaggio fai da te” tipico e generalizzato ( chi è sensa peccato scagli la prima pietra) nella nostra realtà, conduca, se alimentato e addirittura incentivato, a effetti non prevedibili e poi, difficilmente arginabili? Certo…il tutto tutelato da ” intese” con le forze dell’ordine. Eh, sì, questo è davvero consolante e tranquillizzante. Come tradurre in legittimo il normale ” buon conflitto di vicinato”.E dopo il cittadino sceriffo, quello per intenderci armato da sfida da ” Mezzogiorno di fuoco”, ecco il cittadino ” guardone” un voyeur( di norma soggetto sessualmente passivo) attivo in “sicurezza”‘ Uno Stato che abdica alle sue funzioni è morto. Proposte del genere e,francamente si spera siano bufale, rappresentano il viatico verso un’anarchia di partito, un ossimoro volutamente provocatorio perché si intravede un antico e non più sfocato stivale da gerarca! Mala tempora currunt sed peiora parantur” (Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori)
