MILAN- LAZIO, NIENTE SQUALIFICHE

MILAN- LAZIO, NIENTE SQUALIFICHE

Milan-Lazio, niente squalifiche per la rissa: multati cinque giocatoriDiecimila euro a Bertolacci, Kessie, Musacchio, Patric e Luiz Filipe. Multato anche Simone Inzaghi, inibito Tare, ds della Lazio. Gli strascichi di Milan-Lazio portano a sanzioni pecuniarie ma non a squalifiche o deferimenti: il Giudice Sportivo ha multato cinque giocatori per la rissa al termine della partita di sabato sera. Diecimila euro a Bertolacci, Kessie, Musacchio, Luiz Filipe e Patric, sanzionato della stessa cifra anche Simone Inzaghi e inibito il ds biancoceleste Tare fino al 30 aprile. Niente prova tv per il caso Acerbi, multato pure Lucas Leiva per le frasi rivolte a un dirigente rossonero. I procuratori aggiunti Berti, Della Ragione e Portera avevano segnalato proprio Bertolacci, Kessie e Musacchio oltre a Luiz Felipe (che ha strattonato Suso) e Patric: per violazione l’articolo 35 del Codice di Giustizia Sportiva, che analizza la condotta violenta o gravemente antisportiva non viste dall’arbitro. E infatti la motivazione delle multe ai giocatori è per “essersi resi responsabili di comportamento antisportivo nei confronti di un calciatore avversario nel parapiglia scatenatosi con diversi calciatori coinvolti al termine della gara. Infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale”. Nel dispositivo del Giudice Sportivo anche i 10.000 euro di multa al Milan poiché al 40′ della ripresa un tifoso milanista ha sputato due volte a Simone Inzaghi (che stava uscendo dal campo poiché allontanato, le proteste verso Rocchi gli sono costate la stessa multa). Per Tare, invece, inibizione federale per “approcciato il direttore di gara con fare minaccioso proferendo ripetutamente espressioni gravemente irrispettose”. Ora Milan-Lazio si può dire sia davvero finita.Finisce a tarallucci e vino, o se volete a soldi, quelli delle multe che il Giudice Sportivo infligge a tutti i protagonisti che ingrassano la Federazione e fanno contenti i club che evitano le squalifiche per la rissa di fine gara. CASO ACERBI : nessun provvedimento per Kessie e Bakayoko, ma la Figc apre un’indagineIl Giudice Sportivo non ha accolto la richiesta di utilizzare la prova tv nei confronti dei milanisti.Ridimensionato anche l’episodio della maglia di Acerbi, il Giudice Sportivo decide di non accogliere la richiesta di applicare la prova tv. Nessuna squalifica per i milanisti Kessie e Bakayoko per il caso Acerbi, quando al fischio finale i due centrocampisti rossoneri hanno prima scambiato e poi mostrato come “trofeo” la maglietta dell’avversario. Il Giudice Sportivo non ha infatti accolto la richiesta della procura federale di utilizzare la prova tv. Pronta la risposta della procura Figc che ha aperto un’indagine sul comportamento dei due giocatori in relazione alla lealtà sportiva.“Il Giudice – si legge nel comunicato – ha rilevato che “nulla è riportato nel referto del Direttore di gara, mentre nel rapporto dei Collaboratori della Procura Federale, si dà conto, motivatamente, delle circostanze che hanno impedito agli estensori del rapporto stesso di rilevare l’episodio. Ma considerato altresì, “che la segnalazione non può aver seguito ai fini della valutazione della prova televisiva” ha quindi deciso di non essere competente su quanto accaduto. Resta la presa di posizione della Figc che, guidata da Giuseppe Pecoraro, ha aperto un’indagine sul comportamento dei due centrocampisti del Milan per accertare se ci siano gli estremi di violazione dell’articolo 1 bis sulla lealtà sportiva. Buona parte dell’opinione pubblica, e anche della politica, preme per una punizione che faccia giurisprudenza per il futuro, ma i recenti casi di provocazione come quelli di Simeone e Ronaldo in Champions League, sono stati giudicati dalla Uefa con clemenza.