LA GRANDE LEZIONE DEI NIPOTINI DI CRUJIFF ALLA JUVENTUS

LA GRANDE LEZIONE DEI NIPOTINI DI CRUJIFF ALLA JUVENTUS

Così si gioca al calcio. Velocità, collettivo, bravura dei singoli, nessun timore, attacco più che difesa, persino una buona dose di arroganza e di presunzione. L’Ajax dei nipotini di Cruijffha dato una lezionedi football auna Juventus smarrita, incapace di interrompere quella meraviglia continua, martellante: stupore, estro e fantasia. Ragazzini “insolenti”, in questo modo li avrebbe definiti Osvaldo Soriano, che fu centravanti “classico” in Patagonia. 2-1 per gli olandesi, Madama fuori ai quarti: la Champions League continua a rappresentare una malinconica “lontananza”.Allegri confermatoda Agnelli, tra i mugugni di metà della tifoseria bianconera. Ma ieri è stata la notte magica di De Ligt, De Jong, Van de Beek, di un nostalgico tuffo nel passato, di un viaggio a ritroso nel tempo: riecco l’Ajax di tutte le prodezze, possibili e impossibili. Riecco il pallone celebrato nella sua più lucente e folgorante bellezza. Cristiano (ancora in gol) saluta mestamente la sua Coppa, Messi il rivale va avanti, dando spettacolo. Dybala, un fantasma: andrà via? Ma questo è un tempo nuovo. Il tempo di Ten Hag e dei suoi favolosi ragazzini. Il tempo del calcio senza età, talmente bello da non sembrare nemmeno vero.