QUANDO UN BAMBINO MUORE NELL’INDIFFERENZA, SIAMO TUTTI COLPEVOLI

DI CLAUDIA SABALe indagini sulla morte del piccolo Gabriel, il bimbo di soli due anni ucciso a Piedimonte San Germano, non sono ancora finite.La storia così breve eppure così atroce di questo bimbo, è ancora tutta da scrivere.Un bimbo che ha conosciuto dolore e paura, che non conoscerà mai le cose più belle di questo mondo.Non so quale sia la molla che spinge il destino ad accanirsi nei confronti di un bambino piuttosto che un altro.E non so neppure quale sia il motivo per cui alcuni di loro vivono, altri sopravvivono e altri muoiono nell’indifferenza più totale.So per certo che quando il male tocca un bambino, non è mai un caso e non è mai invisibile.Gli occhi di un bambino non mentono, come quelli degli adulti.Gli occhi raccontano, anche nel silenzio più assoluto.I genitori di Gabriel, Donatella Di Bona e Nicola Feroleto, entrambi in carcere con l’accusa di concorso in omicidio volontario, hanno mentito. I carabinieri non hanno creduto alla loro storia, il movente non è ancora chiaro e le indagini vanno avanti.Troppe le contraddizioni emerse durante l’interrogatorio.Gli spostamenti del padre non coincidono con le analisi delle celle telefoniche e la morte del bimbo sembra essereavvenuta molto tempo prima che la mamma desse l’allarme.Forse la mamma ha solo cercato di coprire il padre?Non è ancora chiaro.Una storia, comunque, di squallide bugie.Una storia raccapricciante che investe ancora un bambino.Un racconto che mette in luce le fragilità di ogni bimbo ignorato, i cui bisogni d’affetto, di abbracci mancati, non interessano nessuno.I bambini non possono difendersi dai grandi, non possono ribellarsi al male e non possono nemmeno raccontarsi.È per questo che gli occhi adulti di persone per bene, delle istituzioni, di maestre attente, diventano indispensabili.Per evitare che a questi piccoli angeli, accada l’irreparabile.Angeli che ci parlano e che noi, purtroppo, ignoriamo.Un evento così doloroso dovrebbe farci riflettere.Tutti, nessuno escluso.Perché siamo tutti responsabili quando un bimbo muore nell’indifferenza.Quando restiamo sordi al loro grido, mentre ci guardano in silenzio e noi, fingiamo di guardare altrove.