TUTTO QUELLO CHE È SUCCESSO E SUCCEDERÀ ATTORNO AL 2,4 PER CENTO

Accordo sul Def, intesa sul deficit al 2,4% esultano i vicepremier Di Maio e Salvini, ora si cambia, la “manovra del popolo” trova l’intesa. Ieri il Consiglio dei ministri era iniziato poco dopo le 21 con oltre un’ora di ritardo rispetto al previsto, mentre nella piazza di fronte al palazzo c’erano i festeggiamenti del popolo pentastellato.La nota di aggiornamento presentata alle Camere, oltre agli aggiornamenti, contiene gli obiettivi da raggiungere e include le previsioni economiche rivedute e corrette rispetto a quelle presentate nel Def di aprile messe a punto dal Governo Gentiloni. Nella nota del Def sono descritti i principali punti che vedranno il Governo impegnato per i prossimi tre anni con tutte le specifiche di entrate e uscite. Si tratta del preliminare della presentazione della Legge di Bilancio che sarà approvata dal Parlamento e dovrà essere presentata entro il 20 ottobre. Precedentemente, entro il 15 ottobre dovrà essere presentato alla Commissione europea il progetto di Documento programmatico di bilancio. Nei Giorni scorsi il punto sul quale si era dibattuto era quello del reddito di cittadinanza che aveva incontrato la resistenza del Ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Il ministro Di Maio aveva minacciato di non sottoscrivere il Def senza tale provvedimento. Come annunciato poco prima dell’inizio del Consiglio dai due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, è stata raggiunta l’intesa sul deficit al 2,4 % del Pil. Nella manovra sono stati inseriti i punti principali del contratto di Governo firmato da Lega e M5S: il reddito di cittadinanza, il superamento della legge Fornero sulle pensioni e la flat tax, con un’aliquota al 15 per cento “per più di un milione di lavoratori”. Salvini e Di Maio soddisfatti, hanno detto: “È stato raggiunto un accordo con tutto il governo sul deficit al 2,4%. Siamo soddisfatti, è la manovra del cambiamento”. Era stata diffusa una nota congiunta dove annunciavano l’accordo raggiunto in particolare con il ministro dell’Economia Tria. Subito dopo l’approvazione, i ministri M5S sono scesi in piazza davanti a Palazzo Chigi per festeggiare con i parlamentari pentastellati. Di Maio ha inoltre dichiarato: “Non vince il governo, vincono i cittadini. Convinceremo i mercati che in questo 2,4% ci sono tanti investimenti che faranno crescere l’economia. Saremo credibili perché siamo sotto il 3 per cento”E proseguendo”Il Def apre le porte alla manovra del popolo e cancella la povertà. Questo 2,4 per cento significa tanto per la dignità delle persone e per la ricchezza delle persone”. Alla domanda se era stato difficile convincere Tria, il ministro pentastellato ha risposto: “Non c’era da convincerlo”. Anche il vicepremier leghista Salvini ha dichiarato:”Sono convinto che analisti e mercati capiranno che stiamo lavorando per il bene del Paese. Non sono assolutamente preoccupato. Dobbiamo abbattere il muro della precarietà, della sfiducia e della disoccupazione in Italia. Questa manovra, intervenendo sulla Fornero, riducendo le tasse ai piccoli, aumentando le pensioni di invalidità, è un passo in avanti verso la civiltà”. A seguire il contenuto della manovra varata dal Governo: la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019. L’introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego. I requisiti per beneficiare del reddito di cittadinanza:la maggiore etàessere disoccupati/inoccupati, oppurepercepire uno stipendio inferiore ai 780 euro, oppurepercepire una pensione inferiore ai 780 euro Il reddito di cittadinanza non è rivolto a una sola persona ma al nucleo familiare nel suo complesso, vuol dire che una sola famiglia può ottenere il reddito di cittadinanza anche se in quel nucleo familiare vi sono più persone con un salario inferiore ai 780 euro. Dunque si può ottenere un solo reddito di cittadinanza a famiglia. Chi è in possesso dei requisiti può fare domanda ai centri per l’impiego. Questi uffici gestiranno le richieste e monitoreranno la persistenza delle condizioni necessarie. Onde evitare che il reddito di cittadinanza si trasformi in un incentivo alla inoccupazione o al lavoro nero, i disoccupati dovranno iscriversi ai centri per l’impiego, frequentare corsi di qualificazione professionale e non potranno rifiutare tre offerte di lavoro consecutive. L’introduzione della pensione di cittadinanza el’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero).Le novità principali riguardano l’introduzione della cosiddetta quota 100 e l’anticipazione del diritto alla pensione anticipata. Entrambe le misure entreranno in vigore a partire dall’anno 2019. La quota 100 è un meccanismo per l’accesso alla pensione che si basa sulla somma tra l’età anagrafico e gli anni di contribuzione e prevede che possa andare in pensione chi si trova nella situazione per cui la somma tra la propria età anagrafica e il numero di anni di contributi versati da la quota 100. Secondo la manovra approvata dal Consiglio dei ministri può usufruire di questo meccanismo chi abbia compiuto almeno 62 anni.Le norme attualmente in vigore fissano questa soglia a 43 anni e 3 mesi di contributi versati per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne. Con flat tax (tassa piatta) ci si riferisce a un sistema fiscale che applica la stessa tassazione, in termini di aliquota, a tutti i contribuenti, indipendentemente dal loro reddito.La prima fase dell’introduzione della flat tax vedrà l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani. Il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi.Ci sarà il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato. Nella manovra è introdotto un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio;politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manufatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni.Lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie. La Fornero ha duramente criticato il piano di Lega e Movimento Cinque Stelle. Secondo l’ex ministra, le riforma introdotta dal Governo gialloverde graverà in particolare sui “giovani e le generazioni future che dovranno pagarne i costi”. Al Sole 24 Ore, al cui qualche tempo fa ha rilasciato un’intervista, la Fornero ha sottolineato come le novità comporteranno un aggravio di costi sulle casse pubbliche che andrà ad aumentare ulteriormente il debito pubblico. “Se si abbassa l’età del ritiro dal lavoro, in futuro si avranno problemi per assegni pensionistici che avranno perso potere d’acquisto, per cui serviranno altri interventi pubblici di tipo assistenziale”, ha osservato l’ex ministra. Critiche anche nello specifico sulla quota 100: ”Si introduce un parametro esogeno e non si capisce se verrà adeguato o meno all’aspettativa di vita. Si considerano poi età e contributi, ma non gli importi della pensione. E non è noto che fine faranno l’Ape volontaria e quella sociale”. Il primo ottobre il ministro Tria, presenterà alla Commissione europea la Legge di bilancio italiana. La Ue ha già messo sull’avviso l’Italia sul rischio bocciatura se il deficit nominale dovesse superare la soglia del 2 per cento. Una decisione che verrà presa dal collegio dei commissari nella seconda metà di ottobre, dopo la presentazione formale del progetto di Legge di bilancio, ma i tecnici dell’esecutivo comunitario inizieranno fin da subito a analizzare i dati contenuti nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Def). Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in un’intervista alla tv francese Bfm Tv, ha dichiarato: “Non abbiamo nessun interesse a una crisi tra la Commissione e l’Italia. L’Italia è un paese importante della zona euro, ma non abbiamo nemmeno interesse a che l’Italia non rispetti le regole, perché il debito italiano resta esplosivo”. E ha aggiunto: “Al momento sembra che si tratti di un bilancio fuori dalle regole Ue. Non mi pronuncio sul contenuto del bilancio italiano, quello che dico è che ci sono delle regole. Pacta sunt servanda non sono regole stupide, sono regole comuni per l’Italia, per la Francia e per tutta la zona euro. Se il debito pubblico aumenta creiamo una situazione instabile”. Moscovici ha poi concluso “Eventuali sanzioni nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto delle norme di bilancio sono possibili, anche se io non sono nello spirito delle sanzioni. Il 15 ottobre il bilancio italiano arriverà nei nostri uffici che lo esamineranno e potremo rispondere: abbiamo tre possibilità, la prima è quella di dire che va tutto bene, la seconda con cui possiamo chiedere delle correzioni e la terza è che non va bene per niente e quindi possiamo respingerlo. È una possibilità prevista dai trattati. Sono convinto che non è nell’interesse dell’Italia andare avanti su un indebitamento ancora più grande. Perché alla fine sarà il popolo che pagherà il conto”. Oggi venerdi nero per i mercati italiani, crollati del 3,72 % , Piazza affari ha perso 22 miliardi di euro di capitalizzazione e lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha visto quota 280 punti base.L’agenzia internazionale di rating Moody’s e presto pure altre agenzie come Fitch, diranno al Tesoro che faranno downgrade. Siamo così a livello BBB-. Un altro solo downgrade e Italia diventa non Investment Grade (ossia Titoli Spazzatura , Junk). Ma cosa significa tutto questo? Significa che i progetti del nuovo governo M5S-Lega e le sue riforme (senza copertura finanziaria), non sono approvati dalle agenzie di rating in quanto renderanno il rimborso del nostro debito meno sostenibile e tutto ciò renderà l’Italia meno affidabile. Quindi Moody’s teme un declassamento del voto sul debito dell’Italia. Basteranno ancora due gradini in basso e si paleserà il rischio che il debito italiano venga portato a livello di “spazzatura”, junk.