L’ACCISA SUGLI ASSORBENTI

L’ACCISA SUGLI ASSORBENTI

Partorirai con dolore, ma soprattutto pagherai cara la tua fertilità. Almeno in Italia. E così la Camera ha bocciato l’emendamento per ridurre l’odiosa “Tampon tax”, allo Stato costa troppo: insomma, se ti devi fare la barba il rasoio ha l’Iva al 4%, se devi arginare il flusso mestruale paghi il 22% di tasse. E quanto costano gli assorbenti igienici lo sanno bene le donne… In tutta una vita ne consumano oltre 12mila (mediamente 460 cicli in 40 anni di fertilità), e ogni confezione di assorbenti igienici costa almeno 3 euro (quando va bene). La scusa iniziale era “l’Europa non vuole”, ma non era vero: per intenderci, l’Inghilterra ha diminuito la tampon tax dal 17,5% al 5%, in Francia è stata portata al 5,5%, in Portogallo, in Olanda e Belgio è al 6%, in Spagna al 10%, in Irlanda è stata abolita. In Aula poi la presidente della commissione Bilancio, Carla Ruocco, ha sostenuto che riducendo l’IVA il mancato introito per lo Stato sarebbe stato di 300 milioni, e non era il caso: quindi, emendamento bocciato. Oltre al danno, la beffa: nelle stesse ore il ministro per la famiglia Lorenzo Fontana ha presentato un emendamento al decreto crescita in cui si propone la detrazione fiscale al 19% per i pannolini per i bimbi. Per “invogliare” alla maternità. Insomma, se ti ostini a non avere una “bella famiglia” di bambini vocianti intorno al tavolo, paga! L’ostinazione contro le donne di questo governo è deprimente. Da un lato si annuncia la “lotta alla povertà”, dall’altra si chiede alle donne (che al 51% – tanto per ricordarlo – neppure hanno un lavoro) di pagare per tutti, tassandole nelle necessità fisiologiche. E così, generazioni nate con l’usa e getta, educate a tampax, riscoprono le “telette” della bisnonna: basta andare su Amazon per vedere come si è moltiplicata l’offerta (i commenti: “abbino la salvaguardia dell’ambiente al portafoglio”). E c’è anche chi teorizza il “flusso istintivo libero”.