VINCE L’ULTIMO PIFFERAIO, CRESCE IL RISCHIO ITALIA E LA LEGA CHIEDE NUOVI SACRIFICI A FAMIGLIE E IMPRESE

VINCE L’ULTIMO PIFFERAIO, CRESCE IL RISCHIO ITALIA E LA LEGA CHIEDE NUOVI SACRIFICI A FAMIGLIE E IMPRESE

Dunque il voto che ha portato la Lega a sparigliare tutto porta tensione nel mondo del lavoro ed in economia.Son bastate poche ore per capire che la strada intrapresa, almeno in Italia, non porta niente di buono all’economia del Paese. È bastato il ghigno del vincitore a far avvicinare lo spread di nuovo a 290 punti e questo da solo basta, a chi vuol capire, per rendersi ben conto di quanto possa aumentare il costo del denaro a tutte quelle imprese, a tutte le persone che si rivolgono alle banche per finanziare investimenti o comprare qualche cosa di durevole.Poco male dice l’ultimo pifferaio, quel che conta è il popolo, il problema sono altro, sono i migranti ma anche i cattivi che hanno impedito di realizzare la flat tax.La semplificazione dei mali si sposta così alla semplificazione della soluzione.Gran cosa il populismo che offre la soluzione e nasconde sotto una coltre spessa di fumo, la verità nascosta.Gran cosa ma che piano piano viene smontata.Per esempio dal constatare che l’assunto del fare parti uguali far disuguali è una profonda ingiustizia, come diceva un certo prete di Barbiana.Ma non può bastare certo il pensiero di don Milani a far cambiare l’idea a quanti hanno ben chiaro come trovare 30 miliardi per una manovra ingiusta, a guardare bene criminale, che necessariamente dovrà incidere in quel poco che c’è rimasto da grattare al fondo della pentola: in sostanza la sanità e la scuola.Si perché ormai l’aumento dell’Iva è dato per scontato, come l’aumento delle accise, come il riprendere venti, trenta euro ai pensionati o gli ottanta euro a una folla di dipendenti Sì, ora ci sarà da andare all’attacco di quelle ultime cose che ci rimarrebbero da custodire gelosamente, che dovremmo aiutare e sostenere e che invece dobbiamo spremere ancora di più, nel nome del governo cambiamento e del famoso futuro radiosoNel nome di una nuova campagna elettorale già partita senza che quella prima sia stata chiusa