DIO, PATRIA E FAMIGLIA
Trovo abbastanza curioso questo voler misurare di continuo il tasso di “cattolicesimo” insito nelle persone.Lo dico riferendomi ad esempio alle recenti analisi sui cattolici che votano lega e che di conseguenza rifiuterebbero quella parte del Vangelo relativa all’accoglienza dei migranti tanto per dirne una.Fino a non poco tempo fa infatti almeno nel nostro paese in molti si dichiaravano credenti e cattolici pur non rispettando affatto le indicazioni della Chiesa in materia sessuale ad esempio.Pochissimi coloro che ne seguivano tutti i dettami e la giustificazione addotta era nè più nè meno quella che i leghisti o chi per loro adottano oggi nei confronti dei migranti.Ovvero che non era poi cosi chiaro che nel Vangelo fossero dette certe cose, ad esempio nel Vangelo non si parla di preservativi, e dunque si, si poteva essere cattolici anche soprassedendo a certi precetti.Coloro che attualmente si dichiarano cattolici ma apprezzano le politiche di respingimento di Salvini hanno nei confronti della religione lo stesso atteggiamento.Del resto credere in Dio non significa automaticamente seguirne gli insegnamenti.Prova ne sia ad esempio che vi sono tantissimi atei molto più in linea con i precetti evangelici di altrettanti cattolici.La vera differenza sta in ciò che accadrà dopo.Dopo la morte intendo, quando sia i cattolici che non seguivano i precetti di natura sessuale che quelli che si sono rifiutati di accogliere il loro prossimo verranno giudicati.Evidentemente pensano di cavarsela ugualmente essendo per altro il loro Dio notoriamente molto misericordioso.Almeno dicono, perchè nessuno è ancora tornato per confermarcelo.
