MIMMO LUCANO: UN ARRESTO POLITICO?

MIMMO LUCANO: UN ARRESTO POLITICO?

Non riuscendo a fronteggiare politicamente, socialmente, elettoralmente prima Berlusconi e poi Salvini, conta nell’alleanza di alcune toghe: quelle che perseguitarono il buon Silvio (500 perquisizioni contro le 200 della Fiat: non diciamo che non fosse colpevole di varie nefandezze Sua Emittenza, ma colpisce la statistica totalmente a favore di un’azienda ben più grande e di sicuro con maggiori complessità) e che ora, forzando una figura giuridica, indagano Matteo Salvini.Così quando fanno lo stesso con Domenico Lucano, Mimì Capatosta, sindaco di Riace e modello di amministratore che cerca l’integrazione e una forma di convivenza nuova con gli immigrati, dobbiamo sentirci dire che “se la magistratura lo indaga, un motivo ci sarà. O vale solo per Salvini e Berlusca?”.Non c’è un motivo, perché i nostri magistrati non rispondono dei loro errori, perché una legge decente sulla separazione delle carriere non esiste, perché il nostro ordinamento è bizantino e complicato da misure emergenziali e non di rado antidemocratiche (pensate all’aberrazione del reato di concorso esterno nel delitto di associazione mafiosa). E per tante altre ragioni. Perché abbiamo il record occidentale di errori giudiziari.Qui parliamo di un arresto politico, di una strategia di una parte di un potere che decide di compiacere e supportare quello politico attualmente a Palazzo Chigi. Qualcosa che abbiamo visto sempre qui in Italia, con QUALSIASI governo.In ogni caso, per parlare del caso in questione, vi basti sapere una cosa. Il nostro è agli arresti domiciliari per “un’indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Locri in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico”. A febbraio 2018 la stessa Prefettura “erogante” parlava di un modello eccellente e il gip, che contesta a quanto pare il tentativo di un matrimonio combinato (provato, pare, da una sola intercettazione e che forse non è neanche avvenuto) per aggirare le leggi dello stato italiano sull’immigrazione, parla di errori superficiali ma non di ipotesi di reato.Chiedo quindi l’arresto per complicità anche del gip e degli ispettori prefettizi. Andiamo a Riace a protestare. Con l’arma di Mimmo Lucano: la disobbedienza civile. Che è un valore.