SETTE DOMANDE PER NICOLA ZINGARETTI

SETTE DOMANDE PER NICOLA ZINGARETTI

Nicola Zingaretti, abbiamo sette domande per te e il tuo PD 1) A parte il “creare lavoro”, che dipende solo in parte dall’azione di governo, quali sono le proposte del PD per i precari(job on demand, gig economy, rider, logistica etc)? Il PD rivendica ancora il Jobs Act su licenziabilità, demansionamenti, telecontrollo etc?2) Il PD critica “quota 100”, che è una finestra temporanea (fine 2021). A quella data il PD è per il ritorno della Fornero, con l’età minima gradualmente portata oltre i 68 anni? O ritiene che sia da fissare un tetto più basso? E se sì quale?3) Il PD ritiene che gli sia più vicina la finanziaria proposta in Spagna da Psoe e Podemos o quelle varate da Macron in Francia, molto diverse nell’indirizzo politico? Su welfare, sanità e istruzione: modello Sánchez o Macron?4) Il PD oggi critica il reddito di cittadinanza. Se tornasse al governo lo abolirebbe per tornare al semplice Rei o introdurrebbe nuove formule di sostegno universali per chi non ha un lavoro? E se sì, quali?5) Immigrazione: il PD rivendica ancora il decreto Minniti? Se il PD diventa maggioranza, s’impegna all’abolizione della Bossi-Fini, del codice sulle ONG e del divieto sbarchi? Si impegna a realizzare lo Ius Soli?6) Il Green New Deal è il gigantesco programma di investimenti pubblici nella riconversione economica ambientale proposto dalla sinistra sia negli Usa sia in Europa, da finanziare nella UE eliminando i paradisi fiscali interni. Qual è la posizione del PD?7) Il PD si impegna, se diventa maggioranza, a fare subito riforme civili a costo zero come abolizione del divieto di ricerca sugli embrioni, bandi riservati a ginecologi non obiettori sull’aborto e legalizzazione della cannabis? aggiumgereNicola Zingaretti il bello addormentatoScampato alle urne, resta sempre nel vago per non disturbare nessuno. Ma forse è ora che inizi a fare davvero il segretario. Acqua o fuoco? Carne o pesce? Vecchio o nuovo? Liberista o socialista? Macron o Corbyn? Nessuno ha ancora capito che cosa sia il PD di Nicola Zingaretti, forse nemmeno lui che comunque – per non sbagliare – sorride sempre con gli occhi socchiusi e quando proprio deve parlare sembra non dire assolutamente nulla. Un’attenuante Nicola ce l’ha, s’intende: ha ereditato il partito al minimo storico e subito ha dovuto affrontare due elezioni – europee e amministrative – in vista delle quali ha preferito tenere dentro un po’ tutto e tutti. Ora però molti pensano che dovrebbe iniziare a fare davvero il segretario, magari con qualche proposta e perfino qualche scelta.