SERIE A: LA JUVE RISPONDE A NAPOLI E INTER: 3-1 AL CAGLIARI

SERIE A: LA JUVE RISPONDE A NAPOLI E INTER: 3-1 AL CAGLIARI

Succede tutto nel primo tempo: Gol lampo di Dybala dopo 14 secondi, pareggio di Joao Pedro, e nuovo vantaggio bianconero due minuti dopo con uno sfortunato autogol di Bradaric, la Juve tiene così il passo delle inseguitrici e conferma i 6 punti di vantaggio.Ronaldo colpisce un palo e fornisce l’assist del gol a Quadrado. Le “manite” di Napoli e Inter, non impressionano la squadra di Allegri che, seppur chiude solo nel finale la partita, coglie la sua decima vittoria in campionato, su 11 gare, e la sua 13 stagionale su 14 gare disputate.La miglior partenza si sempre nella storia bianconera. Partita non esaltante, ma sufficiente per piegare un ottimo Cagliari che deve soccombere per uno sfortunato autorete, ma che ha ben giocato e ha avuto il merito di rimanere in partita fino alla fine, seppur nel secondo tempo le occasioni per incrementare il vantaggio la Juve le abbia avute, ma prima del terzo gol decisivo, Pavoletti, al minuto 85 aveva acuto l’occasione clamorosa per il 2-2. In verità, se il mediocre arbitro Mariani avesse concesso un giusto rigore alla Juve per un fallo di mano, ingenuo, ma volontario, di Braderic, che oltre al penalty, avrebbe comportato anche la seconda ammonizione, la partita, con ogni probabilità l’avrebbe chiusa prima. Mariani, questa volta, ha ben applicato il protocollo : andando a rivedere, sia Il mano di Benatia, involontario perché prima aveva colpito con la testa, e bene giudicato, ma sbagliando per quello di Bradaric, seppur rivisto, giudicato involontario, anzi dal suo labiale: di spalla. Inizio fulminio della Juve: Pisacane sbaglia il disimpegno e Dybala ne approfitta: finta e controfinta, scivola ma di destro riesce a calciare sufficientemente angolato per mettere a segno il gol più veloce del campionato, 14 secondi e la Juve è già avanti. Come spesso accade ultimamente la Juve rallenta, sembra voler gestire, il Cagliari invece gioca, e gioca bene, crea qualche occasione, una in particolare con Pavoletti che trova un prodigioso Szczesny sulla strada del pareggio, ma dopo un palo di Ronaldo, gli isolani pareggiano meritatamente: minuto 38 Jaoa Pedro, dentro l’area approfitta dello spazio che gli concede Cancelo, per attitudine più bravo ad attaccare che a difendere, stoppa un pallone e a rientrare calcia sul primo palo, beffando Szczesny impossibilitato ad intervenire perché la palla passa fra le gambe dello stesso Cancelo. La Juve si riversa in attacco e trova ancora il vantaggio, in maniera causale e fortunata: Douglas Costa crossa rasoterra un pallone dalla sinistra abbastanza innocuo, ma Bradaric si allunga in scivolata e mette a segno il più classico degli autogol, con Cragno spiazzato. Nel secondo tempo la Juve cerca di non ripetere gli stessi errori, e oltre a gestire, cerca sovente di chiudere la partita, Quadrado sostituisce Douglas Costa e Ronaldo cerca con insistenza il 3-1. Ma prima del definitivo 3-1 di Quadrado, che in contropiede, servito da Ronaldo al minuto 42, mette a segno il 3-1, Pavoletti ha il pallone del possibile 2-2, bravissimo Benatia a rimpallare il tiro a botta sicura. Allegri può essere soddisfatto, anche se, forse, l’ennesimo gol subito, non lo avrà reso del tutto soddisfatto. In conclusione un segnale positivo per le 4 italiane che si apprestano a giocare in Champions, 3 vittorie e un bel pareggio della Roma, inducono a ben sperare.